Nel 2013 gli automobilisti emiliano romagnoli hanno speso 222,2 milioni di euro per eseguire le revisioni obbligatorie delle loro auto nelle officine private autorizzate. I dati derivano da elaborazioni su dati Istat e del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti eseguite dall'Osservatorio Autopromotec. La cifra comprende il pagamento della tariffa fissata per le revisioni per complessivi 74 milioni e il costo delle operazioni di manutenzione e riparazione necessarie per porre gli autoveicoli in grado di superare i controlli previsti, cioè la spesa per la cosiddetta attività di prerevisione, che ammonta a 148,2 milioni. È Bologna la provincia che registra - con 46,1 milioni - la spesa più alta per revisioni e prerevisioni eseguite nel 2013. Seguono Modena con 35,7 milioni, Reggio con 25,8, Parma con 21,6, Ravenna con 21,3, Forlì-Cesena con 20,6, Ferrara con 19,1, Rimini con 17 e Piacenza con 15 milioni. Nel 2013 in tutta Italia gli automobilisti hanno speso 2,7 miliardi per far revisionare le auto nelle officine private autorizzate, con un aumento dell'8% rispetto al 2012. Lo scorso anno, infatti, il numero di revisioni eseguite rispetto al 2012 è aumentato del 6,4%. In aumento anche il costo medio delle prerevisioni, cioè degli interventi che occorre fare sugli autoveicoli per metterli in condizione di superare i controlli. Questo costo medio è salito a 130,64 euro Iva compresa, con un incremento del 2,1%. Modesto invece l'incremento del costo per la revisione vera e propria. La tariffa è ferma a 45 euro dal 2008 per la parte che va alle officine ma, per effetto dell'incremento dell'Iva, il costo per l'utente previsto dalla tariffa, imposte comprese, è arrivato a 65,29 euro.
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