Assemblea dei commercianti non molto partecipata, alla sala ex International di Borgo maggiore: meno di cento i presenti, che comunque hanno ribadito la loro assoluta contrarietà alla eliminazione delle vetrine, ed hanno anzi rilanciato l’eventualità di conservare perfino le tende ai loro negozi, nonostante il piano particolareggiato del centro storico, già approvato in prima lettura dalla commissione urbanistica, preveda l’eliminazione sia delle une che delle altre.
La proposta alternativa, che le tre associazioni di categoria Osla, Usc e Usot avevano concordato coi tecnici ideatori del piano particolareggiato, non è stata nemmeno ascoltata fino in fondo: a metà illustrazione, quando i commercianti in sala si sono resi conto che avrebbe comportato comunque la riduzione delle loro vetrine, hanno iniziato a protestare vivacemente, interrompendo i relatori e invocando la protesta sul Pianello. La presentazione è stata così bruscamente interrotta e i toni si sono alquanto alzati, tra la costernazione delle tre associazioni che speravano di presentare una proposta alternativa al governo.
Nessuna decisione definitiva riguardo la minacciata protesta di martedì prossimo: in questi pochi giorni che restano, le associazioni interpelleranno i commercianti uno ad uno, per sapere quanti, effettivamente, intendano prenderne parte: “Non vogliamo finisca come l’ultima volta – ha ammonito Marco Arzilli, presidente dei commercianti – quando sul Pianello eravamo una trentina. O siamo tutti uniti e decisi, o non se ne fa niente”.
La proposta alternativa, che le tre associazioni di categoria Osla, Usc e Usot avevano concordato coi tecnici ideatori del piano particolareggiato, non è stata nemmeno ascoltata fino in fondo: a metà illustrazione, quando i commercianti in sala si sono resi conto che avrebbe comportato comunque la riduzione delle loro vetrine, hanno iniziato a protestare vivacemente, interrompendo i relatori e invocando la protesta sul Pianello. La presentazione è stata così bruscamente interrotta e i toni si sono alquanto alzati, tra la costernazione delle tre associazioni che speravano di presentare una proposta alternativa al governo.
Nessuna decisione definitiva riguardo la minacciata protesta di martedì prossimo: in questi pochi giorni che restano, le associazioni interpelleranno i commercianti uno ad uno, per sapere quanti, effettivamente, intendano prenderne parte: “Non vogliamo finisca come l’ultima volta – ha ammonito Marco Arzilli, presidente dei commercianti – quando sul Pianello eravamo una trentina. O siamo tutti uniti e decisi, o non se ne fa niente”.
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