7.190 pratiche giacenti all’ufficio tributario in attesa di concordato, pari a 215 milioni di euro messi a bilancio dello Stato come posta presunta. I numeri dimostrano la portata del provvedimento varato dal Governo, sotto forma di decreto, il 29 novembre scorso. Da 15 anni, ricorda il Segretario di Stato per le finanze, si discuteva della necessità di una nuova gestione del rimborso della monofase, ma si proseguiva con il vecchio sistema basato su una circolare amministrativa e non – come oggi – su un decreto con forza di legge. Parte integrante del progetto di rifondazione del sistema San Marino, il nuovo regolamento ha l’obiettivo di risolvere i problemi principali nel rimborso dei contributi tra l’ufficio tributario e le imprese, fermi al 1993, con gli operatori economici costretti a immobilizzi finanziari anche di grande entità e l’amministrazione finanziaria obbligata a ingessare i bilanci dello Stato: basti pensare che la posta presunta che doveva comunque essere accantonata per i concordati, nel 2003 ammontava al 45% della parte corrente della finanziaria.
Il nuovo regolamento gestisce il pregresso, con la possibilità della forfetizzazione e il futuro con l’autoliquidazione. Vale a dire che sarà il singolo operatore economico a quantificare l’ammontare del dovuto e ad autoliquidarsi. Se vorrà il pagamento immediato dovrà presentare una fideiussione, oppure attendere i controlli dell’ufficio tributario che ha tempo 3 anni dalla data di presentazione della richiesta. Anche per la definizione del pregresso, l’operatore economico potrà decidere se accettare la forfetizzazione oppure attendere i tempi dell’amministrazione. Questo sistema, sottolinea Pier Marino Mularoni, permette allo Stato e alle imprese di fare chiarezza nei rispettivi bilanci, ottimizza e snellisce le procedure, garantisce minore burocrazia e più trasparenza ed equità, permette di riorganizzare l’ufficio tributario, che oggi ha all’attivo 130 dipendenti, anche rivedendo la vidimazione delle fatture monofase con un sistema elettronico capace di rendere più semplice e veloce il percorso. Tra gli obiettivi del programma di governo, ricorda Mularoni, c’è anche la creazione di un conto corrente fiscale per permettere – ad esempio – di utilizzare la liquidazione della monofase per pagare altri debiti di imposta.
Il nuovo regolamento gestisce il pregresso, con la possibilità della forfetizzazione e il futuro con l’autoliquidazione. Vale a dire che sarà il singolo operatore economico a quantificare l’ammontare del dovuto e ad autoliquidarsi. Se vorrà il pagamento immediato dovrà presentare una fideiussione, oppure attendere i controlli dell’ufficio tributario che ha tempo 3 anni dalla data di presentazione della richiesta. Anche per la definizione del pregresso, l’operatore economico potrà decidere se accettare la forfetizzazione oppure attendere i tempi dell’amministrazione. Questo sistema, sottolinea Pier Marino Mularoni, permette allo Stato e alle imprese di fare chiarezza nei rispettivi bilanci, ottimizza e snellisce le procedure, garantisce minore burocrazia e più trasparenza ed equità, permette di riorganizzare l’ufficio tributario, che oggi ha all’attivo 130 dipendenti, anche rivedendo la vidimazione delle fatture monofase con un sistema elettronico capace di rendere più semplice e veloce il percorso. Tra gli obiettivi del programma di governo, ricorda Mularoni, c’è anche la creazione di un conto corrente fiscale per permettere – ad esempio – di utilizzare la liquidazione della monofase per pagare altri debiti di imposta.
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