L'Usl dà un giudizio nel complesso positivo ai “primi passi”, così li definisce, verso una graduale riapertura di alcune attività e servizi. Il riferimento è al nuovo decreto. Attività da svolgere nel “pieno rispetto” delle disposizioni per garantire la salute dei cittadini, sottolinea il sindacato che, allo stesso tempo, si sofferma sulla necessità di strumenti a sostegno delle famiglie ora in difficoltà vista la diminuzione di reddito. Torna allora a chiedere la sospensione delle procedure di licenziamento ed invita a ricercare soluzioni per i lavoratori a tempo determinato ai quali non sarà rinnovato il contratto. Sul versamento del Tfr per i dipendenti pubblici in 3 mesi, l'Usl parla di una “scelta ragionevole” frutto di una mediazione in una “situazione di estrema urgenza”. In merito alla stabilizzazione dei precari dell'Iss, il sindacato ribadisce che “non si devono aspettare situazioni di emergenza per procedere con norme adeguate”. Se entro un tempo “congruo non vengono deliberati i dovuti bandi di concorso – conclude – occorre dare certezza e stabilità al rapporto d'impiego”, come nel privato dopo 18 mesi.
Nuovo decreto: per Usl "primi passi" verso una graduale riapertura, ma chiede azioni per chi è in difficoltà
18 apr 2020
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