Sembrano stemperarsi i toni sulla Smac Card. La manifestazione voluta dalla CSU per ribadire la richiesta di obbligatorietà si svuota di tensione dopo l'approvazione della finanziaria e la conferma, da parte della maggioranza, di procedere come da programma. Un Sit In tranquillo che non ha visto i temuti scontri fra le due diverse fazioni. I sindacati prendono atto delle volontà dell'esecutivo ma incalzano il Governo sulle sanzioni, chiedono interventi sanzionatori per coloro che alla data prevista non si saranno adeguati e lanciano una campagna di sensibilizzazione sotto lo slogan “lascia chi non striscia”, invitando di fatto i consumatori a privilegiare quei commercianti che si saranno messi in regola e a penalizzare quelle attività che invece non lo hanno ancora fatto.
Meno tesi anche i colloqui delle associazioni di categoria con la delegazione del Governo, che ha visto riprendere il confronto dopo le manifestazioni dei giorni scorsi. Gli imprenditori del commercio e turismo ribadiscono la loro contrarietà, sottolineano le difficoltà per tutti gli adempimenti tecnici e operativi e incassano la disponibilità manifestata dal Governo per una collaborazione fattiva, per accompagnarli in quello che si configura come un cambiamento epocale.
Sul secondo punto sollevato dai sindacati, quello relativo al decreto che ha abbassato le indennità per malattia, i rappresentanti dei lavoratori restano fortemente critici e accolgono la disponibilità al dialogo con l'esecutivo accettando l'invito a rivedersi al termine delle festività, per ricercare un possibile punto d'intesa.
SB
Meno tesi anche i colloqui delle associazioni di categoria con la delegazione del Governo, che ha visto riprendere il confronto dopo le manifestazioni dei giorni scorsi. Gli imprenditori del commercio e turismo ribadiscono la loro contrarietà, sottolineano le difficoltà per tutti gli adempimenti tecnici e operativi e incassano la disponibilità manifestata dal Governo per una collaborazione fattiva, per accompagnarli in quello che si configura come un cambiamento epocale.
Sul secondo punto sollevato dai sindacati, quello relativo al decreto che ha abbassato le indennità per malattia, i rappresentanti dei lavoratori restano fortemente critici e accolgono la disponibilità al dialogo con l'esecutivo accettando l'invito a rivedersi al termine delle festività, per ricercare un possibile punto d'intesa.
SB
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