Una grande azienda del settore delle calzature, con circa 60 dipendenti, sta per chiudere l’attività. Entro domani la nomina dei liquidatori. L’impresa sammarinese, che lavora per un grosso gruppo italiano, imputa la crisi alle conseguenze del calo dei consumi e ad una concorrenza internazionale sempre più aggressiva. L’Anis fa appello al Governo affinché ponga in cima all’agenda dei suoi interventi le misure più efficaci per porre freno all’esodo degli investimenti delle aziende sammarinese verso l’estero e crei incentivi determinanti per gli investimenti esteri in Repubblica. Diversa la valutazione del sindacato. 'Questa azienda, sottolinea il segretario della federazione industria Csdl Enzo Merlini, opera a San Marino da una ventina d’anni e non ha mai chiuso un bilancio in passivo'. A parere della CSU la situazione non è affatto chiara. 'Una crisi aziendale - rimarca Merlini - non ha nulla a che fare con condizioni di questo tipo e che l’Anis strumentalizzi il caso per dire che il Paese è allo sfascio, non è – conclude Merlini – per nulla credibile'.
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