Oggi si svolge in Lussemburgo una grande Eurodimostrazione indetta dalla Confederazione Europea dei Sindacati (CES), a cui la CSdL è affiliata, che chiama a raccolta molte migliaia di lavoratori da tutta Europa per dire no alle politiche restrittive degli stati europei che bloccano lo sviluppo, non creano nuovi posti di lavoro e tendono a ridurre i diritti dei lavoratori. Una manifestazione in particolare per protestare contro una serie di misure europee in via di definizione che potrebbero avere gravi implicazioni in materia di salari, di protezione sociale e di struttura della negoziazione. La CSdL, da parte sua, che da molti mesi sta portando avanti nell’ambito della CSU una intesa fase di mobilitazione, culminata nel partecipatissimo sciopero generale del 26 maggio, è pienamente inserita in questa fase di lotta del sindacato europeo, su temi che accomunano sostanzialmente le Confederazioni sindacali di tutti i paesi europei. Infatti, sia la CES che le singole organizzazioni nazionali sono impegnate per la difesa dei diritti dei lavoratori messi sotto attacco da politiche che prendono a pretesto la crisi economica per tentare una riduzione delle conquiste contrattuali, salariali e sociali raggiunte in tanti decenni. Anche i lavoratori e i pensionati sammarinesi sono alle prese - oltre che con una crisi di sistema che brucia centinaia di posti di lavoro e fa chiudere diverse aziende - con scelte di Governo che penalizzano i soggetti più deboli, come le misure inique e razziste della finanziaria e le proposte dell’Esecutivo di riforma tributaria. La CSdL è impegnata a proseguire la lotta sindacale per tutelare i posti di lavoro e rilanciare l’economia, contro la precarietà e per la sicurezza, per l’equità e la giustizia sociale, per i rinnovi contrattuali, per la difesa dello stato sociale, per la firma degli accordi con l’Italia, per l’avvio immediato della richiesta di ingresso nell’Unione Europea.
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