Da lunedì i dipendenti del One Gallery non serviranno più l'azienda e inizieranno a usufruire degli aiuti statali, tramite un decreto legge del Governo. E' la direzione che si sta prendendo a livello sindacale. Una volontà emersa questa mattina nell'incontro tra Csu, Usl e azienda in Commissione Permanente Conciliativa, all'Ufficio del Lavoro. I 67 dipendenti sono ancora in attesa delle mensilità di gennaio e febbraio.
Martedì l'impresa ha chiesto al tribunale una moratoria. “L'azienda doveva informarci – accusa Alfredo Zonzini, segretario Fulcas-CSU – e questa è un'ulteriore dimostrazione della poca credibilità di questa realtà commerciale”. “I dipendenti non possono essere degli scudi umani. Il lavoro va pagato”, afferma Francesca Busignani, responsabile industria e artigianato Usl. Le sigle sindacali, in un comunicato congiunto, hanno criticato la Segreteria al Lavoro per non aver organizzato una riunione a tre parti che coinvolgesse anche l'azienda.
Lunedì prossimo i rappresentanti dei lavoratori andranno nella sede della Segreteria per chiedere le tutele previste dalle nuove norme, emesse a marzo, che riconoscono al lavoratore la possibilità di allontanarsi dall'azienda per giusta causa se la ditta non è in regola con almeno 2 mensilità.
Dai vertici dell'impresa non ci stanno e rispondono annunciando piani di rilancio. Fernando Di Paolo, amministratore unico della holding Capital Evo, promette che i due mesi saranno corrisposti, aggiungendo che nuovi brand sono interessati ad entrare nel One Gallery. I piani della proprietà prevedono di riassumere 39 dei 67 lavoratori, con l'obiettivo di reintegrarli tutti in caso di successo.
Mauro Torresi
Martedì l'impresa ha chiesto al tribunale una moratoria. “L'azienda doveva informarci – accusa Alfredo Zonzini, segretario Fulcas-CSU – e questa è un'ulteriore dimostrazione della poca credibilità di questa realtà commerciale”. “I dipendenti non possono essere degli scudi umani. Il lavoro va pagato”, afferma Francesca Busignani, responsabile industria e artigianato Usl. Le sigle sindacali, in un comunicato congiunto, hanno criticato la Segreteria al Lavoro per non aver organizzato una riunione a tre parti che coinvolgesse anche l'azienda.
Lunedì prossimo i rappresentanti dei lavoratori andranno nella sede della Segreteria per chiedere le tutele previste dalle nuove norme, emesse a marzo, che riconoscono al lavoratore la possibilità di allontanarsi dall'azienda per giusta causa se la ditta non è in regola con almeno 2 mensilità.
Dai vertici dell'impresa non ci stanno e rispondono annunciando piani di rilancio. Fernando Di Paolo, amministratore unico della holding Capital Evo, promette che i due mesi saranno corrisposti, aggiungendo che nuovi brand sono interessati ad entrare nel One Gallery. I piani della proprietà prevedono di riassumere 39 dei 67 lavoratori, con l'obiettivo di reintegrarli tutti in caso di successo.
Mauro Torresi
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