L’Ordine degli Ingegneri e Architetti della Repubblica di San Marino, nell’ottica propositiva di potere svolgere parte attiva nel processo di rilancio economico del Paese, ritiene doveroso condividere con il Governo e con le forze politiche di maggioranza ed opposizione le proprie considerazioni relative alla previsione e pianificazione del futuro sviluppo urbanistico del Paese.
Alla luce della normativa introdotta negli ultimi anni (a titolo di esempio, non esaustivo, la Legge n.133/2009, relativa al Centro Storico di San Marino Città e al suo inserimento nella Lista del Patrimonio Unesco, o le norme sul contenimento dei consumi energetici) e dello sviluppo urbanistico degli ultimi decenni, regolato tra mille difficoltà e dagli esiti non sempre prevedibili e gestibili, ma soprattutto alla luce delle necessità di una ripresa sia economica sia identitaria dell’intero territorio, si ritiene oramai improrogabile che lo Stato si doti di una pianificazione di alto livello e su larga scala.
La redazione di un Piano di Indirizzo (Masterplan) di carattere intersettoriale rappresenta, a parere di questo Ordine, una appropriata risposta alla necessità di guidare e verificare, previa stesura dei necessari Piani ad esso subordinati, le attività antropiche che incidono in vario modo sul territorio e che necessariamente affiancano il cammino di un Paese che conserva caratteri storico ambientali di inestimabile valore.
Il vigente Piano Regolatore già da tempo ha rivelato di non rispondere adeguatamente alle esigenze sempre in divenire della nostra società ma, anche qualora lo fosse, non sarebbe sufficiente, da solo, senza un piano sovraordinato che lo inquadri e finalizzi, a regolare le attività sul territorio per un complesso di cause legate tanto alla dimensione spaziale quanto a quella temporale.
L’Ordine condivide le preoccupazioni, più volte espresse da varie parti politiche e sociali, riguardanti lo stato dei centri storici dei Castelli e della viabilità generale, con le conseguenti ricadute sociali e culturali, e sottolinea il bisogno di riportare al centro del dibattito pubblico i concetti di “sostenibilità” e “socialità” nonché la necessità di un approccio interdisciplinare ai tanti problemi che il “sistema paese” pone.
Per le ragioni sopra esposte l’Ordine auspica fortemente che il Governo metta in atto le azioni necessarie alla predisposizione di un Piano di Indirizzo (o Masterplan) che vincoli e finalizzi la futura pianificazione territoriale e si rende disponibile a fornire un contributo professionale attivo nella individuazione delle criticità e nei sistemi di risoluzione delle stesse.
Comunicato stampa
Alla luce della normativa introdotta negli ultimi anni (a titolo di esempio, non esaustivo, la Legge n.133/2009, relativa al Centro Storico di San Marino Città e al suo inserimento nella Lista del Patrimonio Unesco, o le norme sul contenimento dei consumi energetici) e dello sviluppo urbanistico degli ultimi decenni, regolato tra mille difficoltà e dagli esiti non sempre prevedibili e gestibili, ma soprattutto alla luce delle necessità di una ripresa sia economica sia identitaria dell’intero territorio, si ritiene oramai improrogabile che lo Stato si doti di una pianificazione di alto livello e su larga scala.
La redazione di un Piano di Indirizzo (Masterplan) di carattere intersettoriale rappresenta, a parere di questo Ordine, una appropriata risposta alla necessità di guidare e verificare, previa stesura dei necessari Piani ad esso subordinati, le attività antropiche che incidono in vario modo sul territorio e che necessariamente affiancano il cammino di un Paese che conserva caratteri storico ambientali di inestimabile valore.
Il vigente Piano Regolatore già da tempo ha rivelato di non rispondere adeguatamente alle esigenze sempre in divenire della nostra società ma, anche qualora lo fosse, non sarebbe sufficiente, da solo, senza un piano sovraordinato che lo inquadri e finalizzi, a regolare le attività sul territorio per un complesso di cause legate tanto alla dimensione spaziale quanto a quella temporale.
L’Ordine condivide le preoccupazioni, più volte espresse da varie parti politiche e sociali, riguardanti lo stato dei centri storici dei Castelli e della viabilità generale, con le conseguenti ricadute sociali e culturali, e sottolinea il bisogno di riportare al centro del dibattito pubblico i concetti di “sostenibilità” e “socialità” nonché la necessità di un approccio interdisciplinare ai tanti problemi che il “sistema paese” pone.
Per le ragioni sopra esposte l’Ordine auspica fortemente che il Governo metta in atto le azioni necessarie alla predisposizione di un Piano di Indirizzo (o Masterplan) che vincoli e finalizzi la futura pianificazione territoriale e si rende disponibile a fornire un contributo professionale attivo nella individuazione delle criticità e nei sistemi di risoluzione delle stesse.
Comunicato stampa
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