Premettiamo come non siano più i tempi della sterile polemica, ma di estrema onesta intellettuale: l'Antica Piadina ha avuto quanto indicato dalla Segreteria di Stato per l'Industria, e come i più attenti si sono resi conto, ne più ne meno, anzi, della stragrande maggioranza delle industrie sammarinesi come dalla recente risposta del Segretario di Stato per le Finanze, 6 agosto 2013, all'interpellanza sulle Aziende che beneficiano ed hanno beneficiato negli ultimi 25 anni di agevolazioni fiscali dettagliate per tipologia, importi e durata.
Inoltre è stato onorato l'accordo sottoscritto nel 2004 dagli allora Segretari di Stato per le Finanze, Industria e Lavoro, mantenendo l'impegno occupazionale fino ad oggi per 7 lavoratori che uscivano dall'azienda che precedentemente si trovava nello stabilimento oltre ad assumere lavoratori nel Castello di Montegiardino (azienda precedente che non ha nulla a che fare con la gestione/compagine sociale dell'Antica Piadina).
Durante la sottoscrizione dell'accordo nel 2004, l'azienda già allora aveva portato all'attenzione delle istituzioni che stava nascendo nel circondario l'opportunità della PIADINA ROMAGNOLA quale Identificazione Geografica Protetta - IGP, il cui disciplinare di produzione avviatosi nel 2005 ha visto il suo riconoscimento per ora transitorio su scala nazionale italiana con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del decreto ministeriale di protezione della PIADINA ROMAGNOLA IGP, in attesa che si esprima la Commissione Europea.
Visto che l'iter per il riconoscimento del marchio IGP dovrebbe concludersi verso la metà del 2014 e oggi vede nel disciplinare i comuni delle Provincie di Rimini, Forlì-Cesena e Ravenna, la Rep. di San Marino seppur territorialmente per tradizione considerata Romagna, ne resterebbe esclusa.
La Segreteria di Stato per l'Industria nella sua recente replica si è dimenticata di dire che a seguito della ricezione di una lettera il 4 marzo, indirizzata anche alla Segreteria di Stato per gli Affari Esteri e per il Territorio: "OGGETTO: Indicazione Geografica Protetta IGP – Rep. di San Marino. Con la presente, siamo cortesemente a chiedere se la Rep. di San Marino, considerato l'avanzato iter che l'area Romagna sta terminando per il riconoscimento IGP, per cui gli operatori economici di quest’area potranno utilizzare il marchio IGP, ha avviato medesimo iter con l’Unione Europea per poter tutelare gli operatori sammarinesi. Quindi se è possibile l'attivazione delle Vostre Segreterie di Stato al fine di non perdere questa opportunità che vedrebbe un differenziale di competitività tra operatori dei medesimi prodotti nell'area Romagna a riconoscimento IGP, a discapito degli operatori sammarinesi.", dopo aver fissato un appuntamento all'imprenditore non era presente il Segretario di Stato per l'Industria, come preventivato.
Con un'inaspettata volontà le istituzioni sammarinesi potrebbero ancora tentare su Bruxelles di mantenere la competitività dei produttori sammarinesi di piadina sul mercato italiano ed estero garantendo l'utilizzo del marchio IGP, come richiesto nelle forniture, rispettando il disciplinare IGP PIADINA ROMAGNOLA, oppure sottoscrivendo un accordo come quello sottoscritto dall'UE con Svizzera e Liechtenstein per proteggere le indicazioni geografiche dei prodotti agricoli e alimentari nei rispettivi territori. Inoltre è nato il CONSORZIO di promozione e tutela della PIADINA ROMAGNOLA che tra i suoi criteri ha anche la territorialità romagnola.
Il palliativo proposto dalle istituzioni sammarinesi di registrare la "PIADINA DI SAN MARINO" presso l'Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale (WIPO) è di certo possibile, ma non ha nulla a che fare con il mantenimento di eque condizioni di competitività per quella che di fatto è da sempre stata la stessa piadina, ma che da domani non sarà più la stessa per via di un confine.
Con questa mentalità il futuro è magro, lo spread tra San Marino e Cerasolo è annullato, ma almeno loro sono in white list. Sarebbe meglio a volte ammettere che si è arrivati in ritardo rispetto al solo circondario, come avvenuto con il riconoscimento del disciplinare e marchio IGP PIADINA ROMAGNOLA, che nessun azienda del territorio sammarinese, ad oggi, potrà utilizzare.
Alla prova delle capacità delle istituzioni, l'azienda ha interesse a restare a San Marino e l'imprenditore vive questo momento con i lavoratori, perché le istituzioni non abbiano l'alibi di affermare di non aver avuto la possibilità per San Marino di continuare ad utilizzare il nome PIADINA ROMAGNOLA, che è anche una sua tradizione.
Nel video il servizio di Luca Salvatori.
Inoltre è stato onorato l'accordo sottoscritto nel 2004 dagli allora Segretari di Stato per le Finanze, Industria e Lavoro, mantenendo l'impegno occupazionale fino ad oggi per 7 lavoratori che uscivano dall'azienda che precedentemente si trovava nello stabilimento oltre ad assumere lavoratori nel Castello di Montegiardino (azienda precedente che non ha nulla a che fare con la gestione/compagine sociale dell'Antica Piadina).
Durante la sottoscrizione dell'accordo nel 2004, l'azienda già allora aveva portato all'attenzione delle istituzioni che stava nascendo nel circondario l'opportunità della PIADINA ROMAGNOLA quale Identificazione Geografica Protetta - IGP, il cui disciplinare di produzione avviatosi nel 2005 ha visto il suo riconoscimento per ora transitorio su scala nazionale italiana con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del decreto ministeriale di protezione della PIADINA ROMAGNOLA IGP, in attesa che si esprima la Commissione Europea.
Visto che l'iter per il riconoscimento del marchio IGP dovrebbe concludersi verso la metà del 2014 e oggi vede nel disciplinare i comuni delle Provincie di Rimini, Forlì-Cesena e Ravenna, la Rep. di San Marino seppur territorialmente per tradizione considerata Romagna, ne resterebbe esclusa.
La Segreteria di Stato per l'Industria nella sua recente replica si è dimenticata di dire che a seguito della ricezione di una lettera il 4 marzo, indirizzata anche alla Segreteria di Stato per gli Affari Esteri e per il Territorio: "OGGETTO: Indicazione Geografica Protetta IGP – Rep. di San Marino. Con la presente, siamo cortesemente a chiedere se la Rep. di San Marino, considerato l'avanzato iter che l'area Romagna sta terminando per il riconoscimento IGP, per cui gli operatori economici di quest’area potranno utilizzare il marchio IGP, ha avviato medesimo iter con l’Unione Europea per poter tutelare gli operatori sammarinesi. Quindi se è possibile l'attivazione delle Vostre Segreterie di Stato al fine di non perdere questa opportunità che vedrebbe un differenziale di competitività tra operatori dei medesimi prodotti nell'area Romagna a riconoscimento IGP, a discapito degli operatori sammarinesi.", dopo aver fissato un appuntamento all'imprenditore non era presente il Segretario di Stato per l'Industria, come preventivato.
Con un'inaspettata volontà le istituzioni sammarinesi potrebbero ancora tentare su Bruxelles di mantenere la competitività dei produttori sammarinesi di piadina sul mercato italiano ed estero garantendo l'utilizzo del marchio IGP, come richiesto nelle forniture, rispettando il disciplinare IGP PIADINA ROMAGNOLA, oppure sottoscrivendo un accordo come quello sottoscritto dall'UE con Svizzera e Liechtenstein per proteggere le indicazioni geografiche dei prodotti agricoli e alimentari nei rispettivi territori. Inoltre è nato il CONSORZIO di promozione e tutela della PIADINA ROMAGNOLA che tra i suoi criteri ha anche la territorialità romagnola.
Il palliativo proposto dalle istituzioni sammarinesi di registrare la "PIADINA DI SAN MARINO" presso l'Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale (WIPO) è di certo possibile, ma non ha nulla a che fare con il mantenimento di eque condizioni di competitività per quella che di fatto è da sempre stata la stessa piadina, ma che da domani non sarà più la stessa per via di un confine.
Con questa mentalità il futuro è magro, lo spread tra San Marino e Cerasolo è annullato, ma almeno loro sono in white list. Sarebbe meglio a volte ammettere che si è arrivati in ritardo rispetto al solo circondario, come avvenuto con il riconoscimento del disciplinare e marchio IGP PIADINA ROMAGNOLA, che nessun azienda del territorio sammarinese, ad oggi, potrà utilizzare.
Alla prova delle capacità delle istituzioni, l'azienda ha interesse a restare a San Marino e l'imprenditore vive questo momento con i lavoratori, perché le istituzioni non abbiano l'alibi di affermare di non aver avuto la possibilità per San Marino di continuare ad utilizzare il nome PIADINA ROMAGNOLA, che è anche una sua tradizione.
Nel video il servizio di Luca Salvatori.
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