Incidono sul PIL per oltre il 34% (34,57%), insieme, commercio e servizi. Un segnale che l'Organizzazione dei Lavoratori Autonomi legge in positivo: per quanto debole, un indicatore chiaro di ripresa; per quanto lieve, una inversione di tendenza che pare segnata. Osla analizza il contributo al PIL, separatamente, settore per settore - ristoranti e alberghi, commercio, trasporti, servizi, immobiliare e costruzioni -: contribuiscono per più di un terzo alla ricchezza del Paese. Scende nel dettaglio, fotografando la dinamicità dei comparti che rappresenta: “Attività commerciali e di servizio piccole e con pochi addetti, ma molto numerose e che – sottolinea – ancora una volta mostrano quanto siano importanti nel sostenere l'ossatura dell'economia sammarinese”. Un dato che viene anche correlato agli altri settori, in particolare, il manifatturiero - è in testa a oltre il 31% del PIL (31,25%) - e verso il quale non risparmia una stoccata polemica: “Un settore – dice – che è molto assistito da norme e agevolazioni fiscali, ma è anche il settore che conta più disoccupati, con altri oneri per lo Stato e la Previdenza Sociale”. Imprese che rappresentano l'economia reale, dunque, e che possono essere la chiave della ripresa lungo due direttrici: “Diversificazione della base economica, differenziazione delle attività produttive, utilizzando competenze esistenti coniugate all'innovazione”.
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