L’Osla non va per il sottile e torna ad evidenziare come le istituzioni non stiano tutelando in maniera adeguata gli operatori rispettosi delle norme del Piano Particolareggiato, cosa che altri più spregiudicati sistematicamente stanno violando. L’Osla, tra le diverse situazioni anomale registrate, cita un nuovo caso di concorrenza sleale che va ben oltre il fenomeno della petulanza. L’Organizzazione degli imprenditori parla espressamente di “denigrazione in lingua straniera”. In sostanza, lo screditare le attività della concorrenza agli occhi dei turisti stranieri non è più un episodio isolato, ma sta diventando consuetudine.
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