“Smettiamola di giocare a palla avvelenata, inutile alimentare il fuoco con gli equivoci”. Insieme Unione Commercianti, Operatori Turistici e Organizzazione degli Imprenditori replicano al governo. Chiamate in causa, chiariscono il loro coinvolgimento nella definizione del piano particolareggiato: “La nostra partecipazione, al momento, si è limitata alla presenza a tre incontri con il Governo. Da anni chiediamo soluzioni operative di medio e lungo termine, dal 2003 chiediamo anche un piano politico e di indirizzo per il rilancio di turismo e commercio”. Il piano particolareggiato è stato illustrato alle categorie lo scorso maggio e successivamente discusso, con particolare attenzione al discorso delle vetrine esterne: “La risposta da parte nostra è sempre stata una: l’eliminazione delle vetrine rappresenta un problema, benché sia necessario dare un ordine; il parere, poi, sul progetto complessivo può venire solo dopo aver consultato i singoli operatori”. “Nessuno ha mai imputato al governo di mancare nel dialogo, ma solo di non proporre alternative alla ipotesi sulle vetrine. Ora vogliamo solo si trovino soluzioni il più ampiamente condivise. Concentriamoci sui risultati”.
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