"La trattativa con lo Stato italiano è avviata - scrive Paola Pilati, ma il Titano punta a mantenere intatti i suoi privilegi. L’offerta allo stato italiano da parte sammarinese sarebbe basata su una soluzione di compromesso. Accettare che sia un paradiso – si legge – ma temperato, regolato e che abbia le caratteristiche di un centro “ Off shore”, mantenendo il segreto bancario".
Nel servizio qualche anticipazione sul rapporto commissionato allo studio Ambrosetti.
Ne esce l’immagine di un paese con un prodotto interno lordo che supera il miliardo di euro, quello pro capite è intorno ai 35 mila 700, più alto che in Lombardia. A farne un’ isola felice, il bassissimo tasso di disoccupazione, intorno al 3 per cento, e un settore, quello bancario, dove la raccolta è dieci volte il prodotto interno lordo. Una Repubblica che non vive di sola finanza. Infatti il 41 per cento del fatturato totale proviene della produzione, non da settori quali i servizi o il commercio.
Lo studio milanese elenca poi tutta una serie di appeal fiscali, una imposta per le persone fisiche tra il 3 e 12 per cento del reddito lordo, mentre è del 19 per cento quella delle società sul reddito determinato come differenza tra le componenti positive e negative.
Tra le imposte indirette cita la monofase, al 17 per cento, che scende al 6 per le automobili.
In coda all’articolo però un ammonimento, già segnalato dal Fondo monetario internazionale: il sistema pensionistico che comincia a scricchiolare.
Nel servizio qualche anticipazione sul rapporto commissionato allo studio Ambrosetti.
Ne esce l’immagine di un paese con un prodotto interno lordo che supera il miliardo di euro, quello pro capite è intorno ai 35 mila 700, più alto che in Lombardia. A farne un’ isola felice, il bassissimo tasso di disoccupazione, intorno al 3 per cento, e un settore, quello bancario, dove la raccolta è dieci volte il prodotto interno lordo. Una Repubblica che non vive di sola finanza. Infatti il 41 per cento del fatturato totale proviene della produzione, non da settori quali i servizi o il commercio.
Lo studio milanese elenca poi tutta una serie di appeal fiscali, una imposta per le persone fisiche tra il 3 e 12 per cento del reddito lordo, mentre è del 19 per cento quella delle società sul reddito determinato come differenza tra le componenti positive e negative.
Tra le imposte indirette cita la monofase, al 17 per cento, che scende al 6 per le automobili.
In coda all’articolo però un ammonimento, già segnalato dal Fondo monetario internazionale: il sistema pensionistico che comincia a scricchiolare.
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