In Italia la trattativa tra Governo e sindacati si gioca sull'aumento dell'età pensionabile. Da una parte l'esecutivo che, al momento, va avanti con l'adeguamento del sistema pensionistico all'aspettativa di vita. Dall'altra, i sindacati, con in testa la Cgil, che minacciano lo sciopero generale. Ma sarebbe già arrivata una prima lieve apertura da parte del Governo: l'incremento a 67 anni non varrà per chi svolge lavori “gravosi”. La trattativa arriva in un periodo storico in cui il Paese si trova a fare i conti con il progressivo invecchiamento della popolazione. Nel 2045, secondo le previsioni, il 33,7% delle persone avrà più di 65 anni, quindi 1 cittadino su 3. La popolazione tra i 15 e i 64 anni diminuirà, rimanendo comunque la fascia più popolosa (il 54,3% del totale). Il numero dei nuovi nati continuerà a calare: le persone tra gli 0 e i 14 anni passeranno dall'attuale 13,7% della popolazione al 12%. La questione, oltre che sociale, sarà economica. Perché sempre più persone incasseranno l'assegno pensionistico, ma sempre meno lavoreranno per sostenere il sistema.
Un tema, quello pensionistico, che diventerà uno dei principali nei prossimi mesi a San Marino. La Csu, dopo l'incontro con il segretario di Stato alle Finanze, Celli, ricorda di aver sollecitato per anni interventi strutturali in questo campo e auspica un confronto a breve per riportare i conti in equilibrio e assicurare trattamenti dignitosi ai pensionati. All'interno della Centrale sindacale, Giuliano Tamagnini, segretario Csdl, sottolinea l'importanza di attuare un buon intervento con il coinvolgimento dei lavoratori. Secondo Riccardo Stefanelli, segretario Cdls, sono da evitare meccanismi automatici di agganciamento dell'età pensionabile all'aspettativa di vita. A che punto siamo con la futura riforma? Il 30 novembre gli esperti incaricati presenteranno gli esiti del bilancio tecnico attuariale – strumento a supporto della riforma – davanti a sindacati, datori di lavoro e gruppi politici. Siamo a un passo, quindi, dalla concertazione.
Mauro Torresi
Un tema, quello pensionistico, che diventerà uno dei principali nei prossimi mesi a San Marino. La Csu, dopo l'incontro con il segretario di Stato alle Finanze, Celli, ricorda di aver sollecitato per anni interventi strutturali in questo campo e auspica un confronto a breve per riportare i conti in equilibrio e assicurare trattamenti dignitosi ai pensionati. All'interno della Centrale sindacale, Giuliano Tamagnini, segretario Csdl, sottolinea l'importanza di attuare un buon intervento con il coinvolgimento dei lavoratori. Secondo Riccardo Stefanelli, segretario Cdls, sono da evitare meccanismi automatici di agganciamento dell'età pensionabile all'aspettativa di vita. A che punto siamo con la futura riforma? Il 30 novembre gli esperti incaricati presenteranno gli esiti del bilancio tecnico attuariale – strumento a supporto della riforma – davanti a sindacati, datori di lavoro e gruppi politici. Siamo a un passo, quindi, dalla concertazione.
Mauro Torresi
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