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Pensioni: segreteria alla Sanità risponde ai liberi professionisti

9 giu 2011
Due interventi legislativi che toccano più di 22mila lavoratori e circa 7.000 pensionati. La segreteria alla Sanità risponde ai liberi professionisti che chiedono di non accorpare il loro fondo pensionistico con quello di artigiani e commercianti: “Il sistema previdenziale è di tutti – ricorda la segreteria – e non appartiene ad alcuna categoria. E’ impensabile per una piccola realtà come quella sammarinese che si richieda il requisito della omogeneità delle categorie per la creazione di fondi pensione, perché i numeri sono troppo bassi ed avremmo fondi esigui che, al variare di una benché minima condizione economica e di mercato, potrebbero trovarsi immediatamente in disequilibrio”. L’aliquota viene elevata dal 13 al 22% non solo per i liberi professionisti, è la puntualizzazione, ma anche per imprenditori, agenti, mediatori e rappresentanti nell’arco di 8 anni, per arrivare ad una sostanziale uniformità. Dal bilancio, conclude, risulta che un libero professionista versa in media un 60% rispetto ad un artigiano o un commerciante, e il fondo pari a 7 milioni di euro non verrà usato per ripianare deficit, è la rassicurazione. Infatti è prevista una restituzione progressiva sulla posizione di ogni lavoratore autonomo il cui fondo risulti in attivo al 31 dicembre 2011.

Francesca Biliotti

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