La grave crisi del settore ittico, che per gli addetti ai lavori è ormai una vera emergenza, ha indotto le marinerie italiane a sospendere per un giorno l’attività di pesca. A Rimini, come negli altri porti italiani, i pescatori non si sono staccati dalle banchine dei porti e in molte marinerie italiane hanno risuonato le sirene dei pescherecci. All’origine della protesta, indetta dalla Lega Pesca, dalla Federpesca, dall’Associazione Generale delle Cooperative, sono le mancate misure che le istituzioni europee non avrebbero messo in atto per contrastare efficacemente il profondo malessere che il settore pesca sta attraversando, anche se, sottolineano i rappresentanti dei lavoratori, il prezzo del gasolio abbia cominciato a rallentare. Per far sentire la voce dei pescatori, per sottolineare i disagi e le problematiche del settore, una delegazione delle associazioni e delle cooperative della pesca si è incontrata, nella sede del Consiglio Regionale di Bologna, con la Presidenza della Regione e l’Assessore Regionale alla Pesca. La manifestazione odierna è prologo ad altre due iniziative in programma a Bruxelles e a Roma, che si terranno entro la fine del 2005.
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