Tariffe ferme al 2000. Allora ci fu un adeguamento, dopo che non venivano innalzate dal 1994. Gli effetti del caro petrolio non sembrano, per il momento, toccare i consumatori del Titano. Sale il greggio, sale il gasolio, e se spostarsi in auto è oramai un lusso, anche il costo per le utenze domestiche – riscaldamento di acqua e ambiente - inizia ad incidere sensibilmente sul bilancio familiare mensile. Gli aumenti, in Italia, sono stimati attorno al 40% in un anno.
Discorso diverso per San Marino dove è il governo a decidere come e se variare tariffe e bollette. Già ad oggi i sammarinesi pagano i consumi energetici meno che nella vicina Italia, con tariffe più basse di almeno il 30%.
Forse dopo l’estate servirà una riflessione, ma per ora la politica sembra intenzionata a non volersi rifare sul consumatore con rincari ed aumenti accollandosi i costi del caro petrolio. Questo almeno fino a quando i bilanci dell’Azienda dei Servizi, dai quali dipende la fornitura di gas ed elettricità, resteranno in positivo.
Discorso a parte, poi, per l’energia elettrica: è una convenzione con Eneltrade, siglata nel 2001 con validità decennale, a regolare la fornitura di energia a basso costo.
Discorso diverso per San Marino dove è il governo a decidere come e se variare tariffe e bollette. Già ad oggi i sammarinesi pagano i consumi energetici meno che nella vicina Italia, con tariffe più basse di almeno il 30%.
Forse dopo l’estate servirà una riflessione, ma per ora la politica sembra intenzionata a non volersi rifare sul consumatore con rincari ed aumenti accollandosi i costi del caro petrolio. Questo almeno fino a quando i bilanci dell’Azienda dei Servizi, dai quali dipende la fornitura di gas ed elettricità, resteranno in positivo.
Discorso a parte, poi, per l’energia elettrica: è una convenzione con Eneltrade, siglata nel 2001 con validità decennale, a regolare la fornitura di energia a basso costo.
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