Un nuovo confronto, con le stesse posizioni al tavolo: governo che intende andare avanti sul piano particolareggiato e associazioni di categoria, o meglio commercianti, che chiedono disponibilità sul famoso nodo delle vetrine esterne.
I segretari Masi, Andreoli e Riccardi hanno ribadito di aver seguito dall’esterno le assemblee del settore e le varie iniziative, “perplessi – dice il responsabile all’Industria – per alcune affermazioni piuttosto bellicose”. Sia perché del progetto si è parlato da mesi anche con le associazioni, sia per la disponibilità dimostrata dall’esecutivo fin da subito.
Una disponibilità che i presidenti delle categorie economiche hanno ribadito anche agli stessi addetti ai lavori. “La volontà di riqualificarci – ha replicato Marco Arzilli – è alla base di tutto. Ma i commercianti hanno la stessa determinazione nel chiedere un confronto su quegli aspetti che li preoccupano”. Per questo hanno chiesto ai vertici delle associazioni di aprire il confronto alla ricerca di margini di intervento. Altrimenti, in caso di chiusura, il 17 luglio, in occasione della seduta del Consiglio Grande e Generale, consegneranno a tutti i consiglieri un documento con le loro posizioni nel corso di una manifestazione sul Pianello.
Più di un’ora per decidere che il piano andrà in commissione urbanistica il 12 luglio così com’è, senza vetrine. I progetti verranno esposti pubblicamente insieme alle relazioni con gli obiettivi. Poi si avranno 40 giorni di tempo per eventuali emendamenti. Conclusioni che, sempre giovedì, Osla, Usot e Usc porteranno all’attenzione dell’assemblea dei commercianti.
I segretari Masi, Andreoli e Riccardi hanno ribadito di aver seguito dall’esterno le assemblee del settore e le varie iniziative, “perplessi – dice il responsabile all’Industria – per alcune affermazioni piuttosto bellicose”. Sia perché del progetto si è parlato da mesi anche con le associazioni, sia per la disponibilità dimostrata dall’esecutivo fin da subito.
Una disponibilità che i presidenti delle categorie economiche hanno ribadito anche agli stessi addetti ai lavori. “La volontà di riqualificarci – ha replicato Marco Arzilli – è alla base di tutto. Ma i commercianti hanno la stessa determinazione nel chiedere un confronto su quegli aspetti che li preoccupano”. Per questo hanno chiesto ai vertici delle associazioni di aprire il confronto alla ricerca di margini di intervento. Altrimenti, in caso di chiusura, il 17 luglio, in occasione della seduta del Consiglio Grande e Generale, consegneranno a tutti i consiglieri un documento con le loro posizioni nel corso di una manifestazione sul Pianello.
Più di un’ora per decidere che il piano andrà in commissione urbanistica il 12 luglio così com’è, senza vetrine. I progetti verranno esposti pubblicamente insieme alle relazioni con gli obiettivi. Poi si avranno 40 giorni di tempo per eventuali emendamenti. Conclusioni che, sempre giovedì, Osla, Usot e Usc porteranno all’attenzione dell’assemblea dei commercianti.
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