Si sta per aprire a San Marino una stagione di controlli serrati ed accertamenti al fine di combattere la truffa, la frode fiscale, il riciclaggio. Il Segretario di Stato alla Giustizia, Ivan Foschi, promette di bonificare il sistema economico restituendo ossigeno agli operatori in regola. Ma come la pensano le categorie? Gianfranco Ugolini – presidente dell’Usot - giudica le affermazioni di Foschi un po’ troppo forti se applicate a San Marino. "E’giusto - sostiene Ugolini - che le mele marce siano allontanate, ma la realtà economica del Titano è in generale sana e non la si può certamente affiancare a quella italiana simile ad una giungla". Parole definite allarmistiche quelle di Foschi che rischiano di dare dell’apparato imprenditoriale sammarinese una immagine distorta, troppo oscura anche agli occhi degli imprenditori italiani. "È condivisibile - per il Presidente dell’Anis Pier Giovanni Terenzi - che negli ultimi anni il sistema sammarinese abbia perso parte della sua credibilità. Purtroppo siamo stati strumento - dichiara Terenzi - di qualche brutto gioco ed è giusto agire in modo da ripristinare l’immagine di San Marino e salvaguardare la reputazione delle sue imprese". Terenzi ritiene che sia possibile farlo senza però passare attraverso meccanismi che possano essere troppo compromettenti e pesanti per il nostro sistema. Anche il Presidente dell’Usc, Marco Arzilli, guarda con favore alla tutela di chi lavora in regola. "Giusto che le distorsioni vengano individuate e fermate ma attenzione – mette in guardia Arzilli - a non creare uno stato di allarmismo che vada contro le prerogative del nostro paese. Gli eccessi sono negativi in ogni caso. Bisogna creare regole certe senza però perseguitare, permettendo agli imprenditori in regola di lavorare in un clima di serenità.
Anche per il direttore dell’Osla è giusto intervenire su quelle aziende che non agiscono secondo legge, ma senza creare allarmismi. "Lo Stato - sostiene Ettore Mularoni - deve mettere le imprese nelle condizioni di lavorare nel miglior modo possibile. Deve quindi offrire quegli strumenti che le facciano crescere in maniera sana ma senza mettere troppi vincoli che possano frenarne lo sviluppo. Le verifiche dovranno essere compiute indiscriminatamente senza accanimenti nei confronti di certi settori o aziende. Chi lavora secondo le regole dovrà farlo con tranquillità e senza timori".
Anche per il direttore dell’Osla è giusto intervenire su quelle aziende che non agiscono secondo legge, ma senza creare allarmismi. "Lo Stato - sostiene Ettore Mularoni - deve mettere le imprese nelle condizioni di lavorare nel miglior modo possibile. Deve quindi offrire quegli strumenti che le facciano crescere in maniera sana ma senza mettere troppi vincoli che possano frenarne lo sviluppo. Le verifiche dovranno essere compiute indiscriminatamente senza accanimenti nei confronti di certi settori o aziende. Chi lavora secondo le regole dovrà farlo con tranquillità e senza timori".
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