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Più guerra che pandemia sulla salute delle imprese, e ora le sanzioni

Il futuro delle imprese nel convegno organizzato dall'Associazione San Marino- Italia con il patrocinio della Segreteria Industria

1 giu 2022

Come riposizionarsi rispetto al mondo che cambia. Questa la grande sfida che attende le aziende sammarinesi e italiane, messe a dura prova dal conflitto in Ucraina. L'analisi arriva dagli esperti di IC&partners che l'Associazione San Marino-Italia ha voluto tra i relatori del convegno "Al di là del virus. L'impatto della pandemia tra paura e vulnerabilità".  'Uno degli eventi - dice la presidente Elisabetta Righi Iwanejko - voluti dall'Associazione per creare un ponte tra i due Stati e raffrontarsi insieme con il mondo'. 
La pandemia, sullo stato di salute delle imprese, non ha inciso, se è vero che, dati alla mano, l'industria è cresciuta nel 2021. I numeri, a doppia cifra, li fornisce il Segretario Fabio Righi: più 9% sullo transato Smac rispetto al 2019, anno pre pandemia; import che segna più 18,77% ed export a +12,62%. Nel biennio le licenze attive sono cresciute di quasi il 28% passando da 554 a 709. Per un Pil cresciuto lo scorso anno di oltre il 5%.
Snocciola i dati, ma alla luce del mutato scenario internazionale, Righi non nasconde che restano dei gap da colmare e diventa importante dove 'ricollocarsi'. Proprio con l'Italia auspica un approccio collaborativo e strutturale. 

La parola poi agli esperti del gruppo multinazionale che supporta le Pmi all'estero in 27 mercati: il presidente Roberto Corciulo fa l'analisi del conflitto e delle inevitabili ripercussioni sulle aziende dell'area San Marino- Emilia romagna. Geopolitica in primo piano, con il ruolo di martello compressore della Cina e la supremazia economica su Stati Uniti e Unione Europea. "Un mondo frazionato - dice il presidente di IC&partners - cambiato dopo la crisi finanziaria del 2008 e con una UE che paga la mancata unione politica, rispetto le altre superpotenze. 

Il tema sanzioni viene affrontato da Zeno Poggi, presidente della società di consulenza ZPC. Conosce anche lui la realtà sammarinese, avendo collaborato in passato con la Camera di Commercio. Parla dei rischi per le nostre imprese che operano in Paesi sotto embargo. Non solo la Russia, in totale sono 35. Infatti se da una parte ci sono le sanzioni, dall'altra i contratti da rispettare, un vero e proprio campo minato per le aziende. 
Spazio poi alla formazione con Emilia Leopardi, AD di Edulife, che ha creato 311 Verona, un acceleratore di competenze dove si sperimentano attività formative. 

Nel video le interviste a Fabio Righi, Segretario di Stato Industria e Roberto Corciulo, presidente IC&Partners







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