Il vento di crisi continua a soffiare sul settore turistico. Le previsioni anticipavano un ponte povero, con un calo del 5% rispetto all’anno scorso. Le famiglie italiane confermano di voler tagliare sulle vacanze d’autunno e risparmiare in vista del Natale. E’ un ponte partito sottotono anche a San Marino. Il dato è in calo rispetto all’anno scorso. Gli alberghi fuori dal centro Storico stanno soffrendo: il primo novembre la metà delle stanze era vuota. Non festeggia neanche Città. Chi si aspettava il tutto esaurito è rimasto deluso. “Ma siamo ottimisti” – dice il presidente dell’Usot Filippo Bronzetti. C’è infatti ancora la possibilità che i turisti scelgano di trascorrere un paio di giorni sul Titano. Del resto le modalità di prenotazione sono cambiate, ormai si decide all’ultimo secondo, e il tempo – dato per incerto fino alla vigilia del ponte – sta invece invogliando alla gita fuori porta. Una riflessione, però, è d’obbligo. Lo sguardo di Bronzetti si sofferma sulle città d’arte, quelle che hanno resistito meglio alla crisi. Segno che servono scelte strategiche per motivare il turista. “Le elezioni sono alle porte - dice Bronzetti - ci aspettiamo di essere tenuti in considerazione”. A prescindere dal Governo che verrà, ci si aspetta il ritorno del Natale delle Meraviglie. Un appuntamento consolidatosi negli anni e che raccoglie i favori degli addetti ai lavori. “Non basta però fare vivere San Marino solo durante i grandi eventi” – rimarca l’Usot. La richiesta torna puntuale: serve qualcosa di costante, che attiri il vacanziere, e su cui poi costruire una serie di appuntamenti di contorno.
Monica Fabbri
Monica Fabbri
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