Nei prossimi 5 anni, 90 milioni di famiglie cinesi potranno permettersi di viaggiare e spenderanno il 75% in più rispetto a quanto spendono ora. In Italia, in particolare, il turismo cinese rappresenterà una fetta consistente, e supererà i 5 miliardi di dollari di spesa. Secondo le proiezioni, nei prossimi 5 anni la Cina potrebbe diventare il più grande mercato d’origine di viaggiatori di lungo raggio, superando Stati Uniti, Germania e Regno Unito. Tra le destinazioni mondiali scelte per il lungo soggiorno, l’Italia è al settimo posto, con un aumento di 360mila arrivi. Secondo l’Istituto Confucio dell’Università degli studi di Milano, la città di Milano ha accolto oltre un milione di ospiti provenienti dalal Cina, mentre i dati dell’Ambasciata cinese, confermano un incremento dell’11% di arrivi dall’Oriente. A viaggiare saranno prevalentemente gli appartenenti alla cosiddetta “middle-class” con un reddito superiore ai 35 mila dollari. Nel 2013 le nuove famiglie cinesi con questo reddito sono state 27 milioni. Con loro sale anche la richiesta di viaggi a lungo raggio. Secondo le previsioni, Shanghai nel 2016 supererà Boston, Filadelfia e San Francisco come prodotto interno lordo e Pechino lo farà nel 2021. Due città che diventeranno i più importanti mercati di origine per la domanda di turismo internazionale. Secondo l'Organizzazione Mondiale e la Commissione Europea del Turismo, i cinesi in viaggio di piacere spenderanno circa il 53% del loro reddito e saranno alla ricerca di nuove esperienze turistiche. E se l'Europa è al primo posto nei loro desideri di viaggio, le prime quattro città più visitate sono tutte in Italia: Venezia, Milano, Roma e Firenze, ma al 14 esimo e 15 posto della graduatoria europea, ci sono anche Treviso e Padova. Considerato che ogni viaggiatore cinese spende in media poco più di 1.400 dollari per visita, il giro d'affari per l'Italia si annuncia decisamente astronomico.
SB
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