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Poste, i tagli preoccupano i piccoli comuni. La proposta dei sindaci

19 gen 2015
Poste, i tagli preoccupano i piccoli comuni. La proposta dei sindaci
Poste, i tagli preoccupano i piccoli comuni. La proposta dei sindaci
La scure del piano industriale di Poste Italiane potrebbe dimezzare i servizi dell'entroterra riminese.
Era uno degli argomenti forti dell'incontro di qualche giorno fa a Roma tra deputato PD Tiziano Arlotti e sindaci dei piccoli comuni dell'entroterra, e ministro degli Affari Regionali, Maria Carmela Lanzetta. Contro forbici pronte a tagliare da Novafeltria a Montefiore, da Poggio Torriana Casteldelci, in qualunque comune con meno di 200 abitanti per chilometro quadrato si schiera l'onorevole Arlotti. «Faremo di tutto perché questo non avvenga: non si può pensare di non coprire in modo adeguato i territori dell’entroterra togliendo i servizi fondamentali. C’è in gioco la "sopravvivenza" di tantissime persone, tra cui numerosi anziani». la Legge di stabilità parla di «adeguare i livelli di servizio alle mutate esigenze degli utenti»; ma anche di «assicurare la sostenibilità dell’onere del servizio universale in relazione alle risorse disponibili». Il rischio è che più della metà dei comuni della Provincia di Rimini si vedano introdurre misure di razionalizzazione del servizio e di rimodulazione della frequenza settimanale. Un rischio di disservizi concreto, ma i sindaci più che scendere in piazza aprono le porte ad un confronto costruttivo e quelle di edifici pubblici inutilizzati da usare come sedi. Da Roma Arlotti non molla «La situazione è delicata - spiega - abbiamo delle forze importanti e ci muoveremo in Parlamento per riuscire a intervenire con strumenti di legge».

Sara Bucci

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