Secondo la Commissione di controllo della finanza pubblica alcune misure come le privatizzazioni potrebbero migliorare lo stato complessivo delle finanze pubbliche.
Privatizzazioni, liberalizzazioni, dimissioni di beni e attività. Questi i suggerimenti della Commissione di controllo per mettere un po' d'ordine nei conti pubblici e per tenere monitorata anche l'evoluzione del debito pubblico. Evoluzione non positiva poiché, come si legge nella relazione, “la lettura dei dati e le informazioni note fanno ritenere che il solo risparmio, in termini di spesa complessiva, non consenta di portare il bilancio in equilibrio, anche a fronte dell'inasprimento fiscale, a compensazione dei disavanzi medi di 30 milioni di euro l'anno, e di sostenere il peso di un indebitamento progressivamente crescente”. Tradotto: il solo risparmio e nemmeno aumentare le tasse a dismisura aiuterà le finanze pubbliche. Anche perché i contributi agli Enti vengono erogati con un anno di ritardo, il che alimenta le diseconomie gestionali del settore pubblico allargato. Per quanto riguarda le privatizzazioni però, c'è già una promessa da parte del governo, riguardo all'Azienda dei Servizi.
Alla Commissione risulta che solo Azienda dei Servizi ed Ente Giochi siano gli unici organismi a non dipendere finanziariamente dallo Stato.
Alleanza Popolare, per bocca del presidente Antonella Mularoni, puntualizza di essere d'accordo con la trasformazione dell'Aass in Spa a capitale integralmente pubblico; che tale trasformazione dovrebbe conseguire il risultato di far incamerare maggiori utili a tale ente e dunque, indirettamente, al bilancio dello Stato; che proprio in tale ottica parrebbe ad Ap poco funzionale privatizzare un'azienda che produce utili, anziché settori che sono in perdita; e che infine AP sarebbe contraria alla privatizzazione dell'Aass, qualora la questione dovesse essere affrontata in maggioranza.
Nel video intervista a Teodoro Lonfernini – segretario di Stato Turismo.
Francesca Biliotti
Privatizzazioni, liberalizzazioni, dimissioni di beni e attività. Questi i suggerimenti della Commissione di controllo per mettere un po' d'ordine nei conti pubblici e per tenere monitorata anche l'evoluzione del debito pubblico. Evoluzione non positiva poiché, come si legge nella relazione, “la lettura dei dati e le informazioni note fanno ritenere che il solo risparmio, in termini di spesa complessiva, non consenta di portare il bilancio in equilibrio, anche a fronte dell'inasprimento fiscale, a compensazione dei disavanzi medi di 30 milioni di euro l'anno, e di sostenere il peso di un indebitamento progressivamente crescente”. Tradotto: il solo risparmio e nemmeno aumentare le tasse a dismisura aiuterà le finanze pubbliche. Anche perché i contributi agli Enti vengono erogati con un anno di ritardo, il che alimenta le diseconomie gestionali del settore pubblico allargato. Per quanto riguarda le privatizzazioni però, c'è già una promessa da parte del governo, riguardo all'Azienda dei Servizi.
Alla Commissione risulta che solo Azienda dei Servizi ed Ente Giochi siano gli unici organismi a non dipendere finanziariamente dallo Stato.
Alleanza Popolare, per bocca del presidente Antonella Mularoni, puntualizza di essere d'accordo con la trasformazione dell'Aass in Spa a capitale integralmente pubblico; che tale trasformazione dovrebbe conseguire il risultato di far incamerare maggiori utili a tale ente e dunque, indirettamente, al bilancio dello Stato; che proprio in tale ottica parrebbe ad Ap poco funzionale privatizzare un'azienda che produce utili, anziché settori che sono in perdita; e che infine AP sarebbe contraria alla privatizzazione dell'Aass, qualora la questione dovesse essere affrontata in maggioranza.
Nel video intervista a Teodoro Lonfernini – segretario di Stato Turismo.
Francesca Biliotti
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