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Il programma economico tra segnali di incertezza e di ripresa

7 set 2015
Commissione FinanzeIl programma economico tra segnali di incertezza e di ripresa
Il programma economico tra segnali di incertezza e di ripresa - Dal 2009 al 2013 San Marino ha perso il 17, 41% del Pil. Analizzando i valori in termini reali la pe...
Dal 2009 al 2013 San Marino ha perso il 17, 41% del Pil. Analizzando i valori in termini reali la percentuale si innalza ancora fino a raggiungere il -22,5.
A crollare sono soprattutto gli investimenti: una perdita pari a 182 milioni di euro. Il settore dell'economia sammarinese che non mostra grandi oscillazioni è la Pubblica Amministrazione. Qui, si legge nel programma economico 2016, consumi e investimenti rimangono costanti, continuando ad alimentare il mercato interno. Questo, sottolinea il Segretario alle finanze, rappresenta un elemento di stabilità per il mercato domestico che, in caso contrario, subirebbe un vero e proprio tracollo. Ecco perchè è importante per lo Stato non ridurre la spesa, pena la contrazione dei consumi interni. In una economia come quella sammarinese, che non può effettuare manovre di politica monetaria, la responsabilità di una inversione di marcia cade sul governo, attraverso i suoi poteri fiscali e di spesa. Una politica fiscale espansiva, scrive Capicchioni, che aumenta la domanda aggregata attraverso l'alleggerimento della pressione fiscale o l'aumento della spesa pubblica, può essere utilizzata per massimizzare l'efficienza a parità di risorse disponibili. Anche perchè, sottolinea il documento economico, il trend delle imprese a disinvestire permane e questo è un segnale di incertezza e basso indice di fiducia. Nel 2013 si è invece arrestata la diminuzione dei consumi privati che, nell'ultimo anno, fanno segnare un +3,8%. Questo, per il Segretario alle finanze, fa pensare ad un aumento della fiducia del sistema Paese e alla ripresa della fase di espansione del ciclo economico. Anche l'import-export (che negli ultimi 7 anni ha fatto segnare un costante trend al ribasso, arrivando a superare il -49%, riduce fortemente la discesa. Ci si attende, anticipa Capicchioni, un segnale positivo per la ripresa economica anche dai dati della bilancia commerciale. Diminuisce dell'11,75% la spesa corrente che sfiora i 442milioni, a fronte degli oltre 500 impregnati nell’esercizio finanziario 2013.

Sonia Tura

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