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Rapporto Ocse: problemi perché l’Italia non firma

27 gen 2011
L’accordo contro le doppie imposizioni pesa come un macigno sull’ultimo rapporto Ocse. L’esame per il passaggio di San Marino alla fase 2, quella che verifica l’effettivo scambio di informazioni sul modello Ocse, vede la Repubblica non in linea per 4 voci su 9. Tutte, tranne una, saranno superate con l’ultimo decreto che il governo porterà in Aula in febbraio. Resta, ancora una volta, il problema della mancata firma all’accordo già parafato e che l’Ocse raccomanda di concludere, anche perché l’Italia è il primo partner commerciale di San Marino. Questo, sottolinea il Segretario agli esteri, è un rapporto intermedio. L’Ocse ci ha assicurato che a breve la Repubblica sarà l’unico Paese ad avere un riesame, e questa valutazione supplementare, secondo Antonella Mularoni, dovrebbe portare a un giudizio di conformità. Dal punto di vista normativo, commenta il governo, è difficile fare di più. Non siamo soddisfatti, aggiunge il Segretario alle finanze. Questo risultato risente della pressione che c’è su San Marino. "L’Italia è membro dell’organismo che stila i giudizi e per noi – dice Pasquale Valentini - la strada è in salita". "Siamo nella lista bianca dell’Ocse e ci resteremo", sottolinea il Segretario all’Industria. "Sapevamo che era una sfida immane ma le cose sono state fatte". Il Clo lavora sui principi adottati da tutti gli uffici centrali di collegamento. "E - aggiunge Marco Arzilli - siamo ultimi in classifica tra i Paesi che creano distorsioni all’Italia". Nel video le interviste ad Antonella Mularoni (Segretario agli Esteri), Pasquale Valentini (Segretario alle Finanze) e Marco Arzilli (Segretario all'Industria)

Sonia Tura

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