Fitch conferma il rating “BB” per San Marino e rivede al rialzo l'outlook – e cioè la prospettiva – che rispetto al giudizio dello scorso mese di luglio, passa da stabile a positivo. Alla base del miglioramento dell'outlook, afferma Fitch nel commento ai dati diffusi, il miglioramento delle prestazioni del settore bancario – con un indice di solvibilità salito al 15,8% rispetto al 9,5% del 2019 -; i progressi nella risoluzione dei crediti deteriorati; il miglioramento della traiettoria del debito pubblico che scende, in rapporto al Pil, al 70% - dal 76,6 di fine 2021 – con tendenza a ridursi ulteriormente, al di sotto del 60%, entro il 2027.
A determinare invece la conferma del rating “BB” - inferiore a quello italiano che è “BBB” - l'alto onere debitorio, la debole qualità degli attivi bancari e le previsioni di rallentamento della crescita che – pur maggiore di quella prevista per Italia e Eurozona – dopo l'eccezionale + 7,6% del 2022, si dovrebbe attestare al + 1% nel 2023 e all'1,3% nel 2024. Fitch ritiene che la crescita potenziale trarrà vantaggio da una più stretta integrazione nel mercato unico europeo con l’Accordo di Associazione all'Ue che, secondo l'agenzia, potrebbe essere ratificato e attuato nel corso del 2024.