E’ l’effetto della liberalizzazione delle società e di una legga che non pone vincoli. Commenta così Marco Arzilli il dato reso noto dal report della Confederazione dei lavoratori, secondo il quale il 58% della società srl e il 26% di quelle anonime non hanno nessun dipendente. Il cambio della legge, risalente a tre anni fa, sottolinea Arzilli, ha portato a questi risultati negativi. Noi abbiamo solo il compito di controllare ed è quello che facciamo. IL vincolo occupazionale non esiste, ma questa non significa che tutte le situazioni devono essere poste sullo stesso piano. Ci sono ad esempio imprese famigliari che sulla carta non hanno dipendenti, ma nella realtà lavorano in un contesto circoscritto. Bisogna quindi valutare caso per caso, continuare a controllare, e la segretari si at muovendo in questa direzione, per monitorare la situazione generale e trovare soluzioni adeguate, intervenendo dove è necessario. Ma il problema, conclude il segretario all’industria non è di oggi. Anche per l’associazione industriali il problema è a monte alla liberalizzazione della legge sulle società. Il dato quindi non è nuovo, ma riguarda, sottolinea Wiliam Vagnini, solo le società non iscritte all’anis, perché si è accettati solo dimostrando di avere dipendenti, 1 per le società di servizio, due per quelle produttive. Non è un caso, conclude Vagnini, che nel novero di chi non ha dipendenti ci siano 82 società di servizi.
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