Tra le più ingenti mai registrate a San Marino, quasi 19 milioni di euro, da sola supera quello che ha incassato lo Stato in due anni in confische. Per darvi un'idea – stando agli ultimi dati a disposizione- nel 2016 , al capitolo 412 del Bilancio, quello riguardante le confische di “beni, fondi e valori”, confluirono 8 milioni 680 mila, l'anno successivo 8 milioni e mezzo. Denaro immediatamente disponile nelle casse statali: una volta che la sentenza passa in giudicato è il magistrato delle esecuzioni che procede ai prelevamenti. Per il trasferimento allo Stato si prevedono tempi brevi anche perché le somme sono state sequestrate mentre erano ancora a San Marino e non ci sarà bisogno di rogatorie. Il Segretario Nicola Renzi parla di “un traguardo importante nel percorso intrapreso verso la trasparenza in ambito finanziario e bancario. Già dal 2008, infatti, San Marino ha sottoscritto un numero significativo di accordi in tal senso entrando nella white list dell’OCSE nel 2009 e uscendo ufficialmente dalla black list italiana nel 2014”.
Tornando ai numeri. Nel 2019 c'è stata un'altra sostanziosa confisca, nell'ambito del procedimento a carico di Vicenzo Secondo Melandri, noto come il 're del vino': 6 milioni e 800 mila euro. Se confermata in appello potrebbe sommarsi a quella record del 'processo Chironi' e confluire nell'apposto capitolo del bilancio. Ma non finisce qui: "ci sono altri procedimenti in corso" rivela il Segretario Renzi.
Nel servizio l'intervista al Segretario Renzi