Sarà un inverno di rincari per i cittadini italiani e sammarinesi. Gli aumenti sono previsti un po’ in tutti i settori, soprattutto nella vicina Italia. I primi ad essere colpiti saranno gli automobilisti: l'Adusbef prevede infatti che entro fine anno le polizze Rc auto aumenteranno del 4,1%. L'associazione ha anche fatto il conto di tutti gli aumenti che le compagnie hanno accumulato negli ultimi 12 anni: le tariffe per le assicurazioni auto sono cresciute del 140,5%. Ma saranno anche i servizi bancari, le tariffe ferroviarie, i libri scolastici, la benzina e i trasporti ad essere più salati.
E non è tutto. A settembre sono in arrivo rincari soprattutto per gli alimenti. La spesa - vista la vicinanza con l’Italia e il tipo di prodotti - potrebbe costare di più anche a San Marino. A dare l’allarme la federconsumatori che annuncia una spesa aggiuntiva annuale per le famiglie italiane di 602 euro. Intanto la Coldiretti scende in campo e denuncia come questi continui ritocchi al rialzo siano ingiustificati, visto che i prezzi dei prodotti agricoli all'ingrosso sono bloccati da tempo o addirittura diminuiti. Soprattutto il costo del grano, fermo dall'inizio degli anni '90. Secondo i dati Istat a luglio il prezzo della frutta è aumentato del 6,5%, quello del pesce del 3,4%. A livello di grande distribuzione, invece, secondo Coop Italia nell’ultimo mese gli aumenti del prezzo della pasta all’ingrosso sono oscillati tra il 10 e 20%, mentre per le farine, per il latte e i suoi derivati si è registrato un incremento che va dal 20 al 30%. Per le famiglie si annuncia quindi un inverno nero. E le associazioni consumatori si preparano a dare battaglia.
E non è tutto. A settembre sono in arrivo rincari soprattutto per gli alimenti. La spesa - vista la vicinanza con l’Italia e il tipo di prodotti - potrebbe costare di più anche a San Marino. A dare l’allarme la federconsumatori che annuncia una spesa aggiuntiva annuale per le famiglie italiane di 602 euro. Intanto la Coldiretti scende in campo e denuncia come questi continui ritocchi al rialzo siano ingiustificati, visto che i prezzi dei prodotti agricoli all'ingrosso sono bloccati da tempo o addirittura diminuiti. Soprattutto il costo del grano, fermo dall'inizio degli anni '90. Secondo i dati Istat a luglio il prezzo della frutta è aumentato del 6,5%, quello del pesce del 3,4%. A livello di grande distribuzione, invece, secondo Coop Italia nell’ultimo mese gli aumenti del prezzo della pasta all’ingrosso sono oscillati tra il 10 e 20%, mentre per le farine, per il latte e i suoi derivati si è registrato un incremento che va dal 20 al 30%. Per le famiglie si annuncia quindi un inverno nero. E le associazioni consumatori si preparano a dare battaglia.
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