La polemica di queste ore, relativa agli ultimi provvedimenti presi dall’Esecutivo per l’effettiva diffusione del circuito SMAC, non fa altro che evidenziare tutti i limiti e le lacune di una riforma fiscale approvata oramai un anno fa.
Riforma fortemente contestata dalla nostra organizzazione sino al momento dell’approvazione definitiva con diverse iniziative e manifestazioni di piazza.
Un vero peccato poiché un serio e ponderato intervento normativo poteva realmente rappresentare un’opportunità di sviluppo, sburocratizzazione e snellimento delle procedure esecutive, considerate anche le ridotte dimensioni della realtà sammarinese.
Ed invece oggi assistiamo al fallimento di una normativa che ha contribuito a produrre maggiore confusione ed un’eccessiva burocratizzazione che pongono in seria difficoltà tutte le parti: contribuenti, operatori economici ed uffici preposti individuati dalla normativa.
Fallimento che era sin dall'inizio ben evidente: basti pensare che già lo scorso luglio, nel corso di un’apposita conferenza stampa, l’USL aveva previsto l’impossibilità del rispetto delle tempistiche previste dal Governo per l’entrata a regime del circuito SMAC, con conseguente confusione per tutte le parti chiamate in causa, utenti e operatori.
E pensare che, per ovviare a tutto ciò, sarebbe stato sufficiente un semplice ragionamento dettato dal buon senso rapportando il numero degli operatori commerciali interessati con i tempi necessari ad ogni singola installazione.
Comunicato stampa Usl
Riforma fortemente contestata dalla nostra organizzazione sino al momento dell’approvazione definitiva con diverse iniziative e manifestazioni di piazza.
Un vero peccato poiché un serio e ponderato intervento normativo poteva realmente rappresentare un’opportunità di sviluppo, sburocratizzazione e snellimento delle procedure esecutive, considerate anche le ridotte dimensioni della realtà sammarinese.
Ed invece oggi assistiamo al fallimento di una normativa che ha contribuito a produrre maggiore confusione ed un’eccessiva burocratizzazione che pongono in seria difficoltà tutte le parti: contribuenti, operatori economici ed uffici preposti individuati dalla normativa.
Fallimento che era sin dall'inizio ben evidente: basti pensare che già lo scorso luglio, nel corso di un’apposita conferenza stampa, l’USL aveva previsto l’impossibilità del rispetto delle tempistiche previste dal Governo per l’entrata a regime del circuito SMAC, con conseguente confusione per tutte le parti chiamate in causa, utenti e operatori.
E pensare che, per ovviare a tutto ciò, sarebbe stato sufficiente un semplice ragionamento dettato dal buon senso rapportando il numero degli operatori commerciali interessati con i tempi necessari ad ogni singola installazione.
Comunicato stampa Usl
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