Lo sciopero generale sembrava oramai inevitabile ma l'incontro tra Governo e sindacati a Palazzo Begni ha stemperato la tensione e la Csu ha per ora “sospeso” la minaccia. Sia la componente Csdl dei “falchi”, sia le “colombe” della Cdls. Confederazione quest'ultima che ha avanzato al governo quattro condizioni non negoziabili che hanno di fatto riaperto la trattativa. Tutti e tre i sindacati, compresa dunque l'Usl, attendono ora di vedere “nero su bianco” le modifiche all'ultima stesura della riforma, considerata insufficiente e per la Csdl addirittura inemendabile.
La Confederazione del lavoro rende noto che il Governo ha annunciato un'importante correzione delle aliquote per dipendenti e pensionati controbilanciata da un intervento sul quoziente familiare e le detrazioni soggettive; la possibile tassazione anche per quelle transazioni finanziarie finora esenti; no a redditometro, tracciabilità bancaria e polizia tributaria ma sì alla presenza del sindacato al tavolo tripartito per gli accertamenti antievasione; rivisitazione dei beni e servizi inclusi negli abbattimenti, deduzioni o detrazioni, possibili attraverso smac card. La Csdl chiede vengano inclusi anche i carburanti. Il Governo intanto si è impegnato a non convocare la commissione finanze, passaggio chiave per l'approvazione della riforma. Ma appena neutralizzato un possibile imminente sciopero generale il Governo deve misurarsi con Osla, Csu e Usot che si mettono di traverso e boicottano l'incontro in programma domani perchè – scrivono – si ritiene inutile partecipare ad una trattativa quando si chiedono sacrifici economici in mancanza di una revisione strutturale della spesa pubblica, incentivi per le imprese turistico commerciali e sviluppo. L'Anis, invece, conferma la presenza all'incontro di domani: “Bisogna farla la riforma. Deve essere seria e equa e – dichiara il Segretario Generale Carlo Giorgi – ciascuno deve essere responsabile del maggiore gettito necessario. Ma questa riforma - prosegue - non risolve il problema del paese, ci vuole la riforma dell'Iva e i tagli alla spesa pubblica”.
Luca Salvatori
La Confederazione del lavoro rende noto che il Governo ha annunciato un'importante correzione delle aliquote per dipendenti e pensionati controbilanciata da un intervento sul quoziente familiare e le detrazioni soggettive; la possibile tassazione anche per quelle transazioni finanziarie finora esenti; no a redditometro, tracciabilità bancaria e polizia tributaria ma sì alla presenza del sindacato al tavolo tripartito per gli accertamenti antievasione; rivisitazione dei beni e servizi inclusi negli abbattimenti, deduzioni o detrazioni, possibili attraverso smac card. La Csdl chiede vengano inclusi anche i carburanti. Il Governo intanto si è impegnato a non convocare la commissione finanze, passaggio chiave per l'approvazione della riforma. Ma appena neutralizzato un possibile imminente sciopero generale il Governo deve misurarsi con Osla, Csu e Usot che si mettono di traverso e boicottano l'incontro in programma domani perchè – scrivono – si ritiene inutile partecipare ad una trattativa quando si chiedono sacrifici economici in mancanza di una revisione strutturale della spesa pubblica, incentivi per le imprese turistico commerciali e sviluppo. L'Anis, invece, conferma la presenza all'incontro di domani: “Bisogna farla la riforma. Deve essere seria e equa e – dichiara il Segretario Generale Carlo Giorgi – ciascuno deve essere responsabile del maggiore gettito necessario. Ma questa riforma - prosegue - non risolve il problema del paese, ci vuole la riforma dell'Iva e i tagli alla spesa pubblica”.
Luca Salvatori
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