Cgil e Uil di Rimini discutono dei temi al centro dello sciopero generale del 12 dicembre: in testa lavoro e un piano di investimenti concreto per una vera ripresa di economia ed occupazione.
“Vogliamo un governo più pragmatico – ha detto il segretario UIL Giuseppina Morolli – che intervenga su disoccupazione, riassetto industriale, riassetto idrogeologico, che ascolti le parti sociali e chi rappresenta quella parte di popolazione su cui continua a gravare tutto il peso della crisi”. Contrari al Jobs Act – dice il segretario generale Cgil, Graziano Urbinati – e alla Legge di Stabilità perché sbagliate e inefficaci. Abbiamo proposte alternative, per esempio in materia di fisco e su come recuperare risorse per fare investimenti”. Sono stati ricevuti dal Prefetto al quale hanno spiegato le ragioni dello sciopero e indicato altre distorsioni: dall'abuso della fiducia in Parlamento alla riforma delle Province, al rinnovo del contratto del Pubblico Impiego. Dal Prefetto Palomba l'impegno ad istituire una commissione per una ricognizione della PA e verificare carenze in organico e conseguenti mobilità. Il blocco della contrattazione – ha convenuto – e del reddito di milioni di lavoratori impoverisce le persone e genera negatività al nostro turismo
“Vogliamo un governo più pragmatico – ha detto il segretario UIL Giuseppina Morolli – che intervenga su disoccupazione, riassetto industriale, riassetto idrogeologico, che ascolti le parti sociali e chi rappresenta quella parte di popolazione su cui continua a gravare tutto il peso della crisi”. Contrari al Jobs Act – dice il segretario generale Cgil, Graziano Urbinati – e alla Legge di Stabilità perché sbagliate e inefficaci. Abbiamo proposte alternative, per esempio in materia di fisco e su come recuperare risorse per fare investimenti”. Sono stati ricevuti dal Prefetto al quale hanno spiegato le ragioni dello sciopero e indicato altre distorsioni: dall'abuso della fiducia in Parlamento alla riforma delle Province, al rinnovo del contratto del Pubblico Impiego. Dal Prefetto Palomba l'impegno ad istituire una commissione per una ricognizione della PA e verificare carenze in organico e conseguenti mobilità. Il blocco della contrattazione – ha convenuto – e del reddito di milioni di lavoratori impoverisce le persone e genera negatività al nostro turismo
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