Sono 350 i buyer esteri presenti a Ecomondo, la manifestazione di Rimini Fiera dedicata alla green economy e al recupero di materiali, che si conclude oggi. L’area geografica più rappresentata è la Turchia, seguita dai Paesi balcanici e dal Nord Africa. E poi Russia, Bulgaria, Romania, Sud America, Polonia. “Guardiamo a est - spiega Alessandro Piccinini, responsabile marketing estero di Rimini Fiera – e non da oggi: è un progetto triennale iniziato nel 2013. Anni fa si puntava molto sulla Cina, ma per la media impresa italiana non è facile impiantarsi così lontano. Per questo ci siamo concentrati su Paesi raggiungibili in tre-quattro ore di aereo”. Fa eccezione il lavoro sul Sud America, sfociato, tra l’altro, nell’acquisizione in Brasile dell’evento Fimai di San Paolo da parte di Rimini Fiera e del gruppo Tecniche Nuove. Gilberto Federico Barbero è a Ecomondo in rappresentanza della Fiesp, la Federazione delle industrie dello stato di San Paolo. “La mia impressione è molto positiva – dice – Ho stabilito molti contatti, sia per la mia impresa, sia per quelle di tutta la federazione: ho trovato molte opportunità, visto cose straordinarie”.
Anche Washington Braida – professore universitario e consulente di origini uruguaiane, ma che vive e lavora fra la Turchia e gli Stati Uniti – è entusiasta: “Sono venuto qui con gli occhi ben aperti, perché non sapevo cosa aspettarmi – racconta – La visita è stata utile: mi occupo soprattutto di tecnologie per l’industria del riciclo, e qui ho trovato prodotti di grande interesse”.
Anche Washington Braida – professore universitario e consulente di origini uruguaiane, ma che vive e lavora fra la Turchia e gli Stati Uniti – è entusiasta: “Sono venuto qui con gli occhi ben aperti, perché non sapevo cosa aspettarmi – racconta – La visita è stata utile: mi occupo soprattutto di tecnologie per l’industria del riciclo, e qui ho trovato prodotti di grande interesse”.
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