Doppia soddisfazione per il Presidente di Rimini Fiera che presenta i numeri, tutti positivi, del bilancio 2004 e anche l’archiviazione del procedimento penale aperto dalla Guardia di Finanza riminese nell’estate dello scorso anno. Le fiamme gialle emisero un verbale di contestazione per 2 milioni 663mila euro e aprirono un procedimento penale nei confronti di amministratori e sindaci. L’Agenzia delle entrate ha accolto nella quasi totalità le contro deduzioni di Rimini Fiera, riducendo l’esborso finanziario a 7.895 euro. Il procedimento penale si è chiuso con l’accettazione, da parte del Gip, della richiesta di archiviazione avanzata dal pubblico ministero.
Oggi, l’assemblea dei soci ha approvato il bilancio 2004 che presenta un volume d’affari di 68 milioni 462mila euro. Rimini conferma la terza posizione nel campo fieristico italiano per volumi d’affari e il miglior rapporto nazionale tra ricavi e margine operativo.
Lorenzo Cagnoni fa notare che, per via degli enormi investimenti strutturali di questi anni, Rimini Fiera continua ad avere sul proprio bilancio quote d’ammortamento considerevoli che, per il 2004 ammontano a oltre 15 milioni di euro. Tuttavia il Gruppo presenta un risultato d’esercizio positivo. L’utile netto della capogruppo, di 2 milioni 119mila euro ha consentito di distribuire ai soci un dividendo di 4 centesimi per azione. Questo permetterà a ciascun azionista pubblico – Camera di Commercio, Comune e Provincia di Rimini – di incassare una somma pari a 480mila euro.
Oggi, l’assemblea dei soci ha approvato il bilancio 2004 che presenta un volume d’affari di 68 milioni 462mila euro. Rimini conferma la terza posizione nel campo fieristico italiano per volumi d’affari e il miglior rapporto nazionale tra ricavi e margine operativo.
Lorenzo Cagnoni fa notare che, per via degli enormi investimenti strutturali di questi anni, Rimini Fiera continua ad avere sul proprio bilancio quote d’ammortamento considerevoli che, per il 2004 ammontano a oltre 15 milioni di euro. Tuttavia il Gruppo presenta un risultato d’esercizio positivo. L’utile netto della capogruppo, di 2 milioni 119mila euro ha consentito di distribuire ai soci un dividendo di 4 centesimi per azione. Questo permetterà a ciascun azionista pubblico – Camera di Commercio, Comune e Provincia di Rimini – di incassare una somma pari a 480mila euro.
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