L'efficienza energetica non è solo una questione di risparmio, ma anche di sviluppo e di nuovi posti di lavoro: è il messaggio lanciato a Key Energy, il salone dell'energia in corso a Rimini, parallelamente a Ecomondo, dove si è parlato dell'obiettivo del 27% di risparmio previsto dal Consiglio europeo nei giorni scorsi. Si tratta, come ha detto Marcello Capra del Ministero dello Sviluppo economico "di un obiettivo molto sfidante e la Commissione europea richiede agli Stati membri uno sforzo ulteriore nell'utilizzo dei fondi strutturali". Il tema del finanziamento per il migliore utilizzo delle risorse energetiche assumerà in futuro un ruolo centrale nelle politiche di riduzione delle emissioni inquinanti e in termini di competitività delle imprese sui mercati. La cabina di regia interministeriale, come ha annunciato Sebastiano Serra, del ministero dell'ambiente prevede l'adozione per l'efficienza energetica di Fondi di garanzia e del Fondo rotativo Kyoto (giunto alla terzo revisione) che stanzierà 350 milioni di euro dedicati a scuole, università e asili nido nell'ambito degli interventi previsti dal Governo sull'edilizia scolastica. Ad oggi sono stati approvati 65 progetti di efficienza (13 solo nella cogenerazione) per 120 milioni che hanno attirato investimenti complessivi per 250 milioni. Dalle imprese sono arrivate richieste di poter investire nella certezza del quadro normativo, visto che il risparmio economico produce ricchezza e posti di lavoro, anche in virtù del fatto che potenzialmente è in grado e di coinvolgere personale specializzato sul territorio che non può essere delocalizzato.
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