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Rinnovi contrattuali: si inasprisce la mobilitazione

22 mag 2005
Rinnovi contrattuali: si inasprisce la mobilitazione
Una cena in pizzeria. A tanto equivale, per il sindacato, l’aumento dell’1,8% proposto dagli industriali. In pratica 35 euro all’anno. 'Con il carovita imperante, afferma il segretario industria della CDLS Giorgio Felici, vale più o meno una serata in pizzeria'. A questo il sindacato aggiunge la richiesta, definita bizzarra, di cancellare due festività senza voler neppure discutere un aumento di ore di ferie. 'Inoltre, sottolinea Enzo Merlini, segretario industria della Csdl, l’Anis continua a chiedere l’allungamento del periodo di prova, il salario di accesso, l’aumento delle ore di flessibilità. Sui frontalieri, non si ravvisa nessuna possibilità di accordo'.
4 euro in più, invece, è l’ultima offerta del Governo rispetto alla proposta iniziale di 10 euro di aumento in cifra fissa, contro i 60 euro chiesti dalle federazioni del pubblico impiego.
Ad ormai 5 mesi dalla scadenza, i contratti del settore privato e di quello pubblico sembrano in alto mare e gli scioperi sono dietro l’angolo. Il sindacato si dice pronto ad inasprire la mobilitazione. E’ già in calendario, per lunedì, l’assemblea dei rappresentanti della PA e quella sarà l’occasione per proclamare l’astensione dal lavoro a scacchiera. Le prime 3 ore di stop scatteranno da mercoledì e proseguiranno fino a venerdì. E sempre lunedì si riunirà lo stato maggiore della federazione industria. Il giorno dopo l’assemblea di tutti i delegati sindacali fisserà la data dello sciopero generale del settore. E mentre l’Anis continua a dichiarare la propria disponibilità al confronto, per la prima volta, nella storia delle relazioni industriali, il sindacato attende di verificare con l’Osla, la possibilità di chiudere il contratto mentre guarda all’incontro di fine mese con l’Unas, chiesto proprio dagli artigiani sammarinesi.

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