Le nuove regole della macchina statale partono dall’istituzione di veri e propri posti a part time mentre passa da 18 a 24 ore settimanali il lavoro a tempo parziale per motivi personali.
Vengono poi stabilite nuove direttive per la mobilità temporanea e definitiva, e per la mobilità volontaria con la possibilità anche di carriera. Sono previsti anche nuovi criteri per la determinazione delle anzianità in quanto – nel costruire le graduatorie verrà tenuto conto di una diversificazione tra anzianità specifica nella funzione, di ruolo e generica-convenzionale dando peso ai titoli di studio; per quanto riguarda i trasferimenti per motivi di salute l’obiettivo è quello di coordinare le competenze della commissione medico collegiale con quelle del medico del lavoro al fine di trovare ai dipendenti una migliore collocazione. L’accordo prevede inoltre la modifica della specifica legge quadro che individua le categorie di titoli di studio richiesti per le declaratorie generali. L’adeguamento tiene infatti conto delle nuove tipologie di titoli di studio emerse con le diverse riforme universitarie e scolastiche; Buona parte degli accordi prevedono specifici provvedimenti legislativi che il Governo si è impegnato a portare in Consiglio entro al fine della legislatura.
Vengono poi stabilite nuove direttive per la mobilità temporanea e definitiva, e per la mobilità volontaria con la possibilità anche di carriera. Sono previsti anche nuovi criteri per la determinazione delle anzianità in quanto – nel costruire le graduatorie verrà tenuto conto di una diversificazione tra anzianità specifica nella funzione, di ruolo e generica-convenzionale dando peso ai titoli di studio; per quanto riguarda i trasferimenti per motivi di salute l’obiettivo è quello di coordinare le competenze della commissione medico collegiale con quelle del medico del lavoro al fine di trovare ai dipendenti una migliore collocazione. L’accordo prevede inoltre la modifica della specifica legge quadro che individua le categorie di titoli di studio richiesti per le declaratorie generali. L’adeguamento tiene infatti conto delle nuove tipologie di titoli di studio emerse con le diverse riforme universitarie e scolastiche; Buona parte degli accordi prevedono specifici provvedimenti legislativi che il Governo si è impegnato a portare in Consiglio entro al fine della legislatura.
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