Al centro delle politiche del sindacato deve esserci sempre il lavoro. È partendo da questo presupposto che si è riunito nel pomeriggio di ieri il Consiglio Direttivo Confederale CSdL. Ma nella finanziaria 2016 e negli emendamenti che verranno portati dalla maggioranza - scrive il sindacato in una nota - non si vede nessuna traccia di traiettorie di sviluppo che possano far ripartire economia e occupazione.
Tutto ciò mentre sta per chiudersi l'anno più pesante sul piano occupazionale: la CSdl parla di 600 persone nel 2015 hanno perso il posto di lavoro, a cui si aggiungono oltre 1500 disoccupati. Sulla finanziaria pesa anche quest'anno la totale assenza di confronto con il Governo - continua il sindacato.
Rilanciato anche l'allarme conti pubblici e la necessità di riformare in tempi brevi il sistema pensionistico. Rispetto alla riforma fiscale, la CSdL rinnova la pressante richiesta di attivare i necessari controlli, affinché si realizzi l'obiettivo di accertare i redditi reali delle categorie del lavoro autonomo e realizzare finalmente la trasparenza e l'equità fiscale.
Tutto ciò mentre sta per chiudersi l'anno più pesante sul piano occupazionale: la CSdl parla di 600 persone nel 2015 hanno perso il posto di lavoro, a cui si aggiungono oltre 1500 disoccupati. Sulla finanziaria pesa anche quest'anno la totale assenza di confronto con il Governo - continua il sindacato.
Rilanciato anche l'allarme conti pubblici e la necessità di riformare in tempi brevi il sistema pensionistico. Rispetto alla riforma fiscale, la CSdL rinnova la pressante richiesta di attivare i necessari controlli, affinché si realizzi l'obiettivo di accertare i redditi reali delle categorie del lavoro autonomo e realizzare finalmente la trasparenza e l'equità fiscale.
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