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La rivoluzione del commercio

21 lug 2010
La rivoluzione del commercio
La rivoluzione del commercio
Nel testo sono diverse le novità ad iniziare dalla possibilità per i non residenti, sia persone fisiche che giuridiche, di possedere il 51% dell’attività fino alla totalità del capitale sociale della stessa. Un’apertura ai non residenti che si realizza anche per il commercio all’ingrosso. Vengono regolamentati i consorzi di imprese di operatori sammarinesi che potranno anche acquisire quote maggioritarie in società commerciali. Si introducono la tipologia di commercio elettronico come attività commerciale con possibilità di licenza e il principio di regolarizzazione delle licenze industriali. La legge riconosce e regolamenta il commercio attraverso l’outlet, indicando una maggiore unitarietà di stile e immagine a beneficio dei consumatori. Si premette alle imprese di dotarsi di spacci aziendali interni e viene introdotto l’albo delle competenze professionali e della qualità del commercio per garantire un elevato livello. Previsto il piano di valorizzazione del commercio per programmare l’attività e lo sviluppo del settore con riguardo particolare ai centri storici. Si conferma la semplice classificazione merceologica del food e non food che introduce il principio della coerenza nell’offerta di ciascun commerciante e si prevede l’obbligo di dotarsi e registrare una propria identificazione per rendere l’esercizio riconoscibile. Nuove regole anche per gli orari di vendita e i periodi di chiusura da programmare secondo i calendari degli eventi. Prevista la regolamentazione del commercio tramite apparecchi automatici e per quanto riguarda la produzione locale si prevedono mercati per la vendita diretta.

Myriam Simoncini

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