Alla Segreteria al Commercio oggi un incontro per decidere che linea adottare in tema di saldi e vendite promozionali. Presenti Osla e associazioni dei consumatori. Grande assente l'Usc. La cosa certa è che le regole stabilite con il decreto Covid 63, confermate nel 78, cambieranno: verranno stabilite nuove date per i saldi – attualmente consentiti solo dal 1° agosto al 1° settembre - e ci saranno novità sulle vendite promozionali che allo stato attuale sono autorizzate solo nel cosiddetto “black friday” tra il 27 e il 28 novembre.
Sul tema, nelle scorse settimane, si sono registrati orientamenti divergenti tra Usc e Osla. La prima favorevole, sostanzialmente, al mantenimento delle date previste dal decreto, la seconda più aperta a ipotesi di liberalizzazione, così come le associazioni dei consumatori Asdico, Sportello Consumatori e Unione Consumatori Sammarinesi. Nel frattempo la stessa materia ha registrato evoluzioni nella vicina Italia dove i saldi cominceranno il 1° agosto, salvo qualche eccezione. Oggi alla Segreteria al Commercio un incontro per trovare la quadra. “L'impostazione che le categorie hanno presentato – dichiara il Segretario di Stato Fabio Righi - è di un allineamento rispetto alla normativa italiana, con promozioni liberalizzate nei mesi in cui sono previste e saldi in un periodo di tempo limitato. Potremmo anche prevederli in via anticipata, per essere più competitivi. Questo è ciò che è emerso dal tavolo. Ovviamente ci dovrà essere un confronto in Congresso di Stato coi colleghi di Governo per poi arrivare ad un provvedimento definitivo. L'obiettivo, in un momento così difficile, nell'anno in corso, è di essere veramente vicini alle esigenze dei singoli operatori”.
All'incontro non ha però partecipato l'Usc che tuttavia ha fatto pervenire una sua posizione scritta: “Era un incontro fissato da una settimana – commenta Righi – e avrei preferito un confronto in presenza, visto che ora è possibile ed è il modo migliore per risolvere le cose, però presumo che ci saranno altre occasioni in futuro”. Usc in via informale ha intanto già fatto sapere che almeno su un punto non è d'accordo: no alla totale liberalizzazione delle vendite promozionali.
AGGIORNAMENTO 14 GIUGNO
“Non siamo mai stati contro le liberalizzazioni ma abbiamo chiesto regole certe e lo stesso trattamento per tutti”. Così USC, che in una nota stampa torna sul capitolo 'saldi anticipati e promozioni più libere' chiarendo di essere sì pronta al confronto ma di non avere mai formalmente o meno esplicitato una posizione sul particolare argomento.