Mentre l’Italia lamenta un crollo verticale, un vero e proprio flop dei saldi, San Marino registra solo un leggero calo rispetto alla stagione passata. Una flessione che secondo gli addetti ai lavori può essere stata causata dalle condizioni climatiche altalenanti. 'D’altra parte, precisa l’Usc, il commercio tradizionale si rivolge ad una clientela locale, ai cosiddetti compratori affezionati'. Gli esercenti hanno comunque notato che i consumatori sono diventati particolarmente attenti negli acquisti al ribasso e vogliono assicurarsi che lo sconto sia reale. Ma se in Repubblica la situazione non è grave, in Italia è tutta un’altra storia. La Confcommercio denuncia un calo del 10%, mentre i consumatori stimano addirittura una contrazione del 20%. Un bilancio negativo che accomuna un po’ tutte le Regioni Italiane. In realtà non si può parlare di rinuncia totale all’acquisto; per far quadrare i conti i consumatori rincorrono infatti le spese a basso costo, affollando outlet e mercatini le cui vendite coprono oltre il 12% del totale del dettaglio. Ma come correre ai ripari? Diverse le proposte. Da quella dell’Associazione Consumatori, che invita i negozianti ad abbattere i prezzi con saldi tutto l’anno a quella del Codacons che suggerisce di proseguire con le svendite in tutta Italia fino al 6 gennaio. Secondo l’Usc 'è inutile prolungare la stagione dei saldi, occorre semmai incentivare la competitività attraverso un abbassamento dei costi tutto l’anno'.
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