All'indomani della notizia dello slittamento al 30 novembre della Voluntary Disclosure per il rientro dei capitali in Italia, con possibilità di integrare i documenti fino al 31 dicembre, riparte la campagna mediatica ai danni dell'immagine del Titano su alcuni dei più noti organi di informazione italiani. Sul nuovo numero de L'Espresso si parla di colpo grosso a San Marino, di una Repubblica sotto assedio da parte della Procura di Forlì. La fonte è sempre la Guardia di Finanza, che in una nota riporta la scoperta di 22 miliardi di euro usciti dall'Italia a San Marino e non dichiarati al fisco dal 2009 al 2014, per un totale di 27mila contribuenti italiani ai raggi X, come si legge anche in un articolo pubblicato oggi sul quotidiano economico Il Sole 24 Ore. La nota delle Fiamme Gialle segue quella dello scorso agosto che tanto aveva fatto infuriare le istituzioni sammarinesi, scatenando la pronta reazione di protesta verso il Mef da parte delle segreterie di Stato Esteri e Finanze. Ne era seguito un incontro chiarificatore a Roma con il Ministro italiano dell'Economia Padoan da cui i segretari Capicchioni e Valentini erano usciti rassicurati. Ora però l'ennesimo attacco a mezzo stampa al sistema bancario-finanziario sammarinese. E anche stavolta la replica delle Finanze non si è fatta attendere. “Il reiterarsi di comunicazioni impostate su messaggi di sistema che coinvolgono ingiustificatamente la Repubblica – riporta una nota – non può che suscitare perplessità”. Poi l'affondo: “Le legittime attività condotte delle Autorità fiscali italiane rivolte ai loro contribuenti, vengono amplificate attraverso una modalità comunicativa che si fa forza di meccanismi associativi discutibili, con evidenti riflessi negativi sulla reputazione dello Stato sammarinese e del suo tessuto economico che, come quello di qualsiasi altro paese, vive di regolari e quotidiani interscambi commerciali”.
Riproduzione riservata ©