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San Marino: commercio e turismo, le associazioni di categorie chiedono un cambio di passo

11 giu 2014
San Marino: commercio e turismo, le associazioni di categorie chiedono un cambio di passoSan Marino: commercio e turismo, le associazioni di categorie chiedono un cambio di passo
San Marino: commercio e turismo, le associazioni di categorie chiedono un cambio di passo - Che il turismo fosse un segmento strategico dell'economia della Repubblica se lo sentono ripetere da...
Che il turismo fosse un segmento strategico dell'economia della Repubblica se lo sentono ripetere da tempo, nell'ultimo documento approvato in Consiglio Grande e Generale, nel novembre 2013, lo hanno visto ribadito con impegni precisi sugli obiettivi del piano strategico del settore, “eppure – affermano USC, OSLA E Usot – il tempo passa e le date stabilite rischiano di passare in cavalleria”.
A forze politiche e Governo ricordano che entro la fine di giugno si sono impegnati a mettere in atto una serie di progetti che gli operatori attendono da anni: l'intervento alla Cava degli Umbri e alla Cava Antica, lo studio sui percorsi naturalisti e i sentieri che colleghino i 9 castelli; il progetto museale del centro storico, l'adesione alla carta europea del turismo sostenibile, la definizione della seconda sede della Giochi del Titano, e altri interventi tesi a riqualificare e rilanciare l'offerta turistica. Mancano 19 giorni alla fine del mese – dicono i rappresentanti delle tre categorie: USC, USOT e OSLA – ma non ci risultano segnali tangibili di rispetto delle date”. Chiedono anche strategie di comunicazione turistica, per fare promozione al paese e alle sue offerte di ospitalità, invocano una revisione dell'Ufficio del Turismo, che vorrebbero più manageriale e rispondente a criteri privatistici: “meglio un nuovo Ente – dichiarano – che sappia analizzare anche dati e flussi, e possa orientare le scelte”.
Poi c'è la questione dei collegamenti: esasperante il percorso della superstrada, troppo lungo il tempo di percorrenza dal casello autostradale alla Repubblica. “Una tortuosità – dichiarano – che penalizza tutte le attività del commercio e del turismo, insieme a quella di carattere congressuale”.
Così come l'obbligo di restare aperti fino alle 23, per i commercianti del centro storico: “Perchè – chiedono – non tenere aperti anche i musei?”. E ancora il centro benessere e un progetto di marketing per la Smac Card. In definitiva auspicano di contare di più sulle scelte che riguardano i loro settori e ai partiti politici chiedono una dose maggiore di buon senso: alla maggioranza di ricercare ampia condivisione, alle opposizioni di smettere di concentrarsi sugli attacchi personali privilegiando invece i progetti e le idee. Nel video i commenti di Mirco Dolcini Presidente OSLA, e Emanuele D'Amelio, Presidente USOT.

Sergio Barducci

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