Una giornata piuttosto impegnativa la prima della delegazione del Fondo Monetario Internazionale, che si tratterrà nella Repubblica di San Marino fino al prossimo 7 febbraio.
Una missione per fare il punto su tre questioni specifiche: il sistema bancario, la finanza pubblica e il rapporto con l'Italia. Argomenti trattati nel primo colloquio con il Governo, incontrato a Palazzo Begni. L'occasione per valutare una serie di passi compiuti in questo ultimo anno, a partire dalla riforma fiscale, ma anche il processo di spending review e, in particolare, la vicenda Cassa di Risparmio, con l'intervento da parte dello Stato e l'impegno di risorse pubbliche. Quelli sul fisco e sul contenimento della spesa erano interventi raccomandati dagli stessi esperti di Washington nella precedente missione, e ora si valuta la portata delle scelte compiute dall'esecutivo. Sulla spending review, fra l'altro, c'è da registrare l'appoggio di Banca Mondiale, che avrebbe messo a disposizione della Repubblica un proprio esperto, che da un mese sta lavorando a stretto contatto con il neo direttore della Funziona Pubblica, Marco Tassitano. Di banche e del sistema del credito, i rappresentanti del Fondo Monetario Internazionale ne hanno parlato anche con i vertici di Banca Centrale, incontrati nella sede di Via del Voltone. Un settore nel quale, dall'ultima missione del Fondo, sono cambiate diverse cose, fra fusioni, acquisizioni e accorpamenti, e dunque è toccato all'organismo di vigilanza aggiornare la delegazione sugli ultimi assetti e sulla tenuta dell'intero sistema. Anche qui, particolare attenzione è stata destinata alla Cassa di Risparmio.
Nei prossimi giorni l'agenda prevede incontri con tutti gli attori del sistema sammarinese. Non mancheranno riferimenti all'agognata uscita dalla black list, dopo il colloquio del Segretario di Stato agli Esteri con la collega Emma Bonino. San Marino preme sulla decisione del ministero italiano dell'economia e il Governo ha già annunciato l'intenzione di porre la questione negli organismi internazionali, Fondo Monetario compreso. Nel video l'intervista a Renato Clarizia, Presidente Banca Centrale
Sergio Baarducci
Una missione per fare il punto su tre questioni specifiche: il sistema bancario, la finanza pubblica e il rapporto con l'Italia. Argomenti trattati nel primo colloquio con il Governo, incontrato a Palazzo Begni. L'occasione per valutare una serie di passi compiuti in questo ultimo anno, a partire dalla riforma fiscale, ma anche il processo di spending review e, in particolare, la vicenda Cassa di Risparmio, con l'intervento da parte dello Stato e l'impegno di risorse pubbliche. Quelli sul fisco e sul contenimento della spesa erano interventi raccomandati dagli stessi esperti di Washington nella precedente missione, e ora si valuta la portata delle scelte compiute dall'esecutivo. Sulla spending review, fra l'altro, c'è da registrare l'appoggio di Banca Mondiale, che avrebbe messo a disposizione della Repubblica un proprio esperto, che da un mese sta lavorando a stretto contatto con il neo direttore della Funziona Pubblica, Marco Tassitano. Di banche e del sistema del credito, i rappresentanti del Fondo Monetario Internazionale ne hanno parlato anche con i vertici di Banca Centrale, incontrati nella sede di Via del Voltone. Un settore nel quale, dall'ultima missione del Fondo, sono cambiate diverse cose, fra fusioni, acquisizioni e accorpamenti, e dunque è toccato all'organismo di vigilanza aggiornare la delegazione sugli ultimi assetti e sulla tenuta dell'intero sistema. Anche qui, particolare attenzione è stata destinata alla Cassa di Risparmio.
Nei prossimi giorni l'agenda prevede incontri con tutti gli attori del sistema sammarinese. Non mancheranno riferimenti all'agognata uscita dalla black list, dopo il colloquio del Segretario di Stato agli Esteri con la collega Emma Bonino. San Marino preme sulla decisione del ministero italiano dell'economia e il Governo ha già annunciato l'intenzione di porre la questione negli organismi internazionali, Fondo Monetario compreso. Nel video l'intervista a Renato Clarizia, Presidente Banca Centrale
Sergio Baarducci
Riproduzione riservata ©