Un balzo in avanti di 17 posizioni, dalla 93esima alla 76esima, nel ranking mondiale stilato da "Doing Business". E' il programma della Banca Mondiale che analizza i quadri normativi e le pratiche burocratiche dei 189 stati aderenti, per fissarne la capacità di attrarre investimenti esteri.
In evidenza debolezze e punti forti – anche grazie a nuovi parametri di valutazione rispetto allo scorso anno – utili poi per una riflessione sugli interventi da attuare per presentarsi al meglio in un mercato sempre più globale. “Essere nel Doing Business è fondamentale perché ci permette di relazionarci con le economie degli altri Stati, al di là del riferimento italiano” - commenta il segretario Arzilli, che nel risultato positivo vede un invito a proseguire sulla strada delle riforme e della semplificazione burocratica.
Oltre una decina i parametri di valutazione. Un esempio: San Marino avanza di ben 19 posizioni rispetto all'indicatore “Starting a business”, ossia tutto ciò che ha a che fare con l'avviamento di una attività economica.
Nel video, l'intervista al segretario all'Industria, Marco Arzilli
AS
In evidenza debolezze e punti forti – anche grazie a nuovi parametri di valutazione rispetto allo scorso anno – utili poi per una riflessione sugli interventi da attuare per presentarsi al meglio in un mercato sempre più globale. “Essere nel Doing Business è fondamentale perché ci permette di relazionarci con le economie degli altri Stati, al di là del riferimento italiano” - commenta il segretario Arzilli, che nel risultato positivo vede un invito a proseguire sulla strada delle riforme e della semplificazione burocratica.
Oltre una decina i parametri di valutazione. Un esempio: San Marino avanza di ben 19 posizioni rispetto all'indicatore “Starting a business”, ossia tutto ciò che ha a che fare con l'avviamento di una attività economica.
Nel video, l'intervista al segretario all'Industria, Marco Arzilli
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