Il presidente della Banca Centrale, Antonio Valentini, ribadisce che il segreto bancario non si tocca. “Abbiamo scelto di mantenere questo istituto – ricorda il segretario Fiorenzo Stolfi – al pari di altri stati come Svizzera e Lussemburgo, ma solo noi viene riservato un severo trattamento mediatico”. Il direttore della BCS, Luca Papi, interviene invece sulla crescita della vigilanza del sistema finanziario sammarinese: “Sono aumentate le segnalazioni dalle banche, segno che anche da noi si avverte l’esigenza di maggior controllo”. Per il resto, l’articolo - a firma Stefano Elli - ripercorre gli ultimi interventi della Banca Centrale: dalla prossima emissione di un nuovo regolamento bancario, che rafforzerà i presidi antiriciclaggio, alla nascita della piazza finanziaria, con l’introduzione dei Trust e dei fondi comuni di investimento. Si sta mettendo mano anche a una legge che regoli l’ attività assicurativa, fino a oggi prerogativa esclusiva delle compagnie italiane.
Ma il giornalista, pur evidenziando gli interventi sul sistema bancario, non manca di notare come, in un territorio di 60 chilometri quadrati, ci siano 52 sportelli, in pratica uno ogni 577 abitanti, contro la percentuale italiana di uno ogni 1900, e come - tra le anomalie delle banche, ci sia quella che definisce "palese ritrosia a pubblicare, su siti internet o su altre pubblicazioni istituzionali, l’identità dei propri azionisti".
Come se il fatto che “la composizione dell’azionariato sia nota alla Banca Centrale possa essere sufficiente a sedare sul nascere ogni curiosità".
In ogni caso, da qui ai prossimi mesi c’è in gioco una posta elevata: l’accordo di cooperazione con l’Italia, definito "una partita a scacchi tra Visco e il Titano". A gennaio i primi tavoli tecnici, dopo gli incontri di dicembre, con un obiettivo dichiarato da parte sammarinese: convincere il governo italiano che San marino rappresenta una risorsa anche per il Bel Paese.
Ma il giornalista, pur evidenziando gli interventi sul sistema bancario, non manca di notare come, in un territorio di 60 chilometri quadrati, ci siano 52 sportelli, in pratica uno ogni 577 abitanti, contro la percentuale italiana di uno ogni 1900, e come - tra le anomalie delle banche, ci sia quella che definisce "palese ritrosia a pubblicare, su siti internet o su altre pubblicazioni istituzionali, l’identità dei propri azionisti".
Come se il fatto che “la composizione dell’azionariato sia nota alla Banca Centrale possa essere sufficiente a sedare sul nascere ogni curiosità".
In ogni caso, da qui ai prossimi mesi c’è in gioco una posta elevata: l’accordo di cooperazione con l’Italia, definito "una partita a scacchi tra Visco e il Titano". A gennaio i primi tavoli tecnici, dopo gli incontri di dicembre, con un obiettivo dichiarato da parte sammarinese: convincere il governo italiano che San marino rappresenta una risorsa anche per il Bel Paese.
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