Non sarà un Natale come gli altri. La crisi ha mostrato il suo volto più duro. Mentre nella stanza dei bottoni di Eurolandia ci si affanna per non fare sprofondare l’euro, sulle teste degli italiani sta per abbattersi la mannaia delle tasse. Anche ai sammarinesi si chiedono sacrifici. C’è chi ha perso il lavoro, chi vive da precario, chi teme per il suo posto. Nonostante le difficoltà, la corsa ai regali è comunque iniziata, perché in fondo, crisi o non crisi, nessuno vuole rinunciare al Natale. E’ da anni, ormai, che le spese natalizie subiscono aumenti. Si spenderà di più per panettoni e pandori, torroni e cotechini e per tutti gli altri prodotti della tavola. Tutta colpa dell'Iva e delle tante accise sui carburanti, che hanno avuto effetti negativi diretti sui listini, come certificato anche dall'Istat. Sarà dunque un Natale difficile, soprattutto in Italia. Pare infatti da un’indagine sulle intenzioni dei consumi, che le previsioni di spesa nel Bel Paese si contrarranno del 2,3% a fronte di un calo più limitato dei consumatori europei.
Monica Fabbri
Monica Fabbri
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