Inevitabile. Per la Csu la scelta di chiamare allo sciopero generale tutti i settori, compresi quelli non interressati dai contratti, è la logica conseguenza di uno stallo generale sui contratti, sulle riforme del lavoro e delle pensioni, sugli altri contenziosi aperti da molto tempo. E a tre mesi dall’ultimo sciopero generale il mondo del lavoro sammarinese si fermerà nuovamente lunedi mattina. Giovanni Ghiotti, nel presentare i motivi dello sciopero, ha tra l’altro sottolineato che non ci sono precedenti di un simile e complicato intreccio di temi e problemi così importanti per il paese e ancora irrisolti. 'Su tutto pesa l’azione del Governo, prosegue Ghiotti, il suo silenzio sul contratto del pubblico impiego e le sue evidenti difficoltà nel trovare un’intesa per il contratto industria, che si svolge addirittura su tre tavoli, su richiesta di due associazioni di categoria distanti dalla terza, con il solo risultato che in queste ore la trattativa si è paralizzata'. 'Eravamo pronti a trattare ad oltranza, aggiunge Marco Beccari, ma cosi non è stato e ora la situazione è sempre più difficile perché di fondo è sbagliato il metodo con cui vengono affrontati i problemi. Non si doveva arrivare a trattative contemporanee per industria e pubblica amministrazione e c’erano i tempi per evitarlo così come era possibile raggiungere un accordo di massima almeno sulla riforma del mercato del lavoro. Di fronte ad una situazione così complessa il sindacato, conclude Beccari, non poteva che dichiarare un altro sciopero generale'.
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